In vista della ripresa del Tavolo tecnico sugli infermieri
di Marcello Bozzi
23 MAG -
Gentile Direttore,
dalla sua Rivista prendo atto della volontà di far riprendere il cammino al “Tavolo Tecnico sulla Professione Infermieristica”. E’ stata una pausa molto lunga, con la necessità di un grande impegno per recuperare il tempo perso. Non credo sia particolarmente rilevante individuare gli eventuali errori o chi ha sbagliato. E’ più opportuno individuare i problemi e lavorare per “sanarli”.
Recentemente il Sottosegretario alla Salute Dott.
Vito De Filippo ha avuto modo di affermare (
QS 10 maggio 2016) che
“nel nostro paese, così come accade a livello internazionale, l'istanza di garantire percorsi di cura in grado di offrire risposte appropriate ai bisogni emergenti di salute, nel rispetto dei vincoli economici imposti al Ssn, fa emergere la necessità di rimodulare in termini organizzativo - gestionali le attuali modalità di erogazione del servizio”.
Nello stesso documento il Dott. Vito De Filippo, oltre ad individuare 5 progetti di grande rilevanza per lo sviluppo degli Infermieri e dell’Infermieristica, comunica, con particolare enfasi, la ripresa del cammino del Tavolo Tecnico, individuando anche le problematiche di maggiore rilevanza:
1. linee guida relativamente all'assistenza residenziale: anziani, pazienti psichiatrici, rems;
2. linee guida relativamente agli standard ospedalieri/territoriali di riferimento per le dotazioni organiche comprensive di linee di indirizzo per la gestione delle risorse con prescrizioni.
3. linee di indirizzo per l'appropriato utilizzo di risorse umane all'ingresso del percorso e al termine dello stesso per i professionisti con età maggiore ai 55 anni o impegnato in attività ad elevata usura.
4. elaborazione di proposte per l’individuazione delle competenze degli infermieri specialisti in attuazione dell’articolo 6 della legge 43/06 nelle aree indicate dalla proposta di Accordo Stato-Regioni sulle competenze avanzate e specialistiche delle professioni infermieristiche;
5. linee guida relativamente agli ambiti di competenza avanzata e delle conseguenti aree di prescrittività infermieristica;
6. linee guida per la definizione di attività dell' operatore socio sanitario (OSS) secondo quanto previsto dal vigente accordo in materia;
7. linee di regolamentazione dello sviluppo dell'assistenza infermieristica nell'ambito di comunità, cure domiciliari, servizi ambulatoriali e territoriali;.
8. linee di indirizzo per la regolamentazione, negli ambiti socio assistenziale sanitario a regime privato convenzionato e non, dell'utilizzo e riconoscimento dell'infermiere;
9. linee guida per l’attuazione di quanto previsto dall’art.1, comma 3 della legge 251/00 e cioè “l’attribuzione in tutte le aziende sanitarie della diretta responsabilità e gestione delle attività di assistenza infermieristica e delle connesse funzioni; la revisione dell’organizzazione del lavoro, incentivando modelli di assistenza personalizzata;”
10. definizione/ridefinizione dei percorsi di studio degli infermieri e dei modelli formativi utilizzabili;
11. sviluppo dell’attività di ricerca infermieristica;
Sono tutti argomenti di grande rilevanza, necessitanti di approfondimenti “pesanti”, per le ripercussioni a livello organizzativo e clinico-assistenziali.
Le evoluzioni che hanno riguardato lo sviluppo del sistema e delle professioni sanitarie obbligano un ripensamento dell’intero sistema, non in senso rivendicativo ma in una logica di definizione e condivisione di status, ruoli e responsabilità.
Marcello Bozzi
Infermiere, Pescara
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23 maggio 2016
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