Biotestamento. Una legge giusta, apprezzata dai chirurghi italiani
di Rodolfo Vincenti (Acoi)
15 DIC -
Gentile Direttore,
ieri è stata approvata, a maggioranza composita, la legge sul biotestamento e sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento. Molte le voci a favore, alcune contro. I medici sono schierati in ordine sparso, tra le rivendicazioni alla obiezione di coscienza e la piena condivisione. Ritengo opportuno comunicare i dati di un sondaggio fatto nel 2003 tra i chirurghi ospedalieri della Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani (Acoi) su un campione di 523 colleghi consultati via web.
Questi i dati e le risposte ai quesiti:
- Il Codice deontologico del medico all’art. 16 così dice:
“Il medico, anche tenendo conto delle volontà del paziente laddove espresse, deve astenersi dall’ostinazione in trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute del malato e/o un miglioramento della qualità della vita”.
Pensi di condividerne il principio? SI' 98%
- Il Codice deontologico del medico all’art. 38 così dice:
“…Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà, deve tenere conto nelle proprie scelte di quanto precedentemente manifestato dallo stesso in modo certo e documentato”.
Pensi di condividere il principio ? SI' 93 %
6. Il Codice deontologico del medico all’art. 53 così dice:
“Quando una persona rifiuta volontariamente di nutrirsi, il medico ha il dovere di informarla sulle gravi conseguenze che un digiuno protratto può comportare sulle sue condizioni di salute. Se la persona è consapevole delle possibili conseguenze della propria decisione, il medico non deve assumere iniziative costrittive né collaborare a manovre coattive di nutrizione artificiale nei confronti della medesima, pur continuando ad assisterla”.
Pensi di condividerne il principio? SI' 88%
La Società Italiana di Nutrizione Artificiale e Metabolismo sostiene che la nutrizione artificiale e l’idratazione artificiale rientrano nel novero dei trattamenti medici e quindi costituiscono potenzialmente oggetto delle dichiarazioni anticipate.
Pensi che siano Trattamenti medici? SI' 77%
Credo che siano risposte che indichino, pur nella ristrettezza del campione, come i chirurghi italiani approvino la promulgazione di una importante legge a tutela dei diritti del malato sofferente.
Rodolfo Vincenti
Presidente Fondazione Chirurgo e Cittadino
Presidente Onorario di Acoi
15 dicembre 2017
© Riproduzione riservata
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