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Coming Out sanitari Lgbt. Qualcosa si muove…

di Manlio Converti

14 FEB - Gentile Direttore,
una settimana difficile e cruciale per i Medici e il Personale Sanitario Lgbt in Italia. Anche se dovesse restare solo un atto formale, si comincia a porre attenzione al riconoscimento del diritto di Coming Out del personale sanitario Gay, Lesbiche, Bisessuali, Transgender grazie alla Anaao. Il Dr. Maurizio Cappiello, Dirigente Medico Aorn “A. Cardarelli” e membro della  Direzione Nazionale dell’Anaao Assomed ha depositato a Roma alla Commissione Nazionale Contrattazione del CCNL, ripartita a Gennaio, i seguenti quattro punti, come proposto da Amigay:
 
1) Rendere esplicito che i Medici e il Personale Sanitario hanno il Diritto di fare Coming Out. partecipare al Gaypride e ad ogni altra forma di attivismo per i Diritti Civili e Sanitari delle persone Lgbt.
 
2) Rendere esplicito che i Medici e il Personale Sanitario hanno il Dovere di Sostenere il Coming Out di altri Medici o altro Personale Sanitario, dei Pazienti e dei loro Parenti, nel contesto lavorativo sanitario e in quello sociale, dove l'autorevolezza dei Medici e del Personale Sanitario non può che avere un peso Assertivo.
 
3) Si intende altresì rendere esplicito che i Medici e il Personale Sanitario hanno il Dovere di Contrastare Attivamente ogni forma di Omofobia, in particolare quella in ambito Sanitario, che sia di tipo Verbale, non Verbale, Formale, Agita, Sociale, Lavorativa, Scolare, Familiare, ecc.
 
4) Si richiede infine l'obbligo di Formazione in Sex Orienteering e Medicina di Genere Lgbt, per completare o realizzare il proprio curriculum formativo, affinché le conoscenze evidence based sostituiscano per sempre le affermazioni pseudoscientifiche e persecutorie dei medici omofobi!
 
Dichiara il Dr. Cappiello: “Non l'ho pubblicata nel sito Anaao perché non sono autorizzato a farlo in quanto la materia è complessa e non verrà messa sul tavolo di questa contrattazione. La strada, per quanto lunga, comincia a delinearsi attraverso l'interesse del Sindacato Anaao Assomed di cui faccio parte.  Sicuramente sarà necessario anche e soprattutto un percorso legislativo di tutela attraverso un impegno parlamentare che speriamo non tardi ad arrivare.”
 
Diversamente abbiamo assistito nel silenzio, finora, della Fnomceo, a tre gravi atti di omofobia sanitaria:
1) A Napoli si è svolta una piccola manifestazione pubblica davanti ad una scuola, per ostacolare una lezione contro il bullismo omofobico da parte del collega neurologo Paolo Santanelli,
 
2) Sempre a Napoli un cartellone della associazione I-Ken con un bacio Gay tratto dal corto di Paolantoni e Rispo, presentato ad Omoovies è stato oltraggiato con una scritta di Forza Nuova che lamenta dei soldi offerti ai Diritti e alla Cultura Lgbt mentre gli Ospedali crollano,
 
3) Infine da Radio24, grazie o a causa del programma La Zanzara, abbiamo dovuto ascoltare di nuovo il delirio diffamatorio della dottoressa De Mari, di Torino, certa che la sua  parziale assoluzione o la parziale condanna ricevuta di recente in pratica rappresenti una autorizzazione per i medici omofobi italiani.
 
Abbiamo bisogno del sostegno della Anaao e di tutte le altre sigle sindacali, della voce della Fnomceo, ma soprattutto di quella dei colleghi Lgbt e gayfriendly, perché sollevare le nostre voci sommergerà il mare di fango da cui siamo stati abusati finora, proprio in ambiente sanitario e farà uscire dal cassetto dove è stato depositato l'atto formale di richiesta di Pari Dignità al Coming Out del Personale Sanitario Lgbt.
 
Se restate in silenzio... siete complici del massacro!
 
Manlio Converti
Psichiatra
Presidente AMIGAY

14 febbraio 2019
© Riproduzione riservata

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