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Stallo elenchi speciali. Le associazioni di massofisioterapisti formano un fronte comune

di Sabrina Casagranda

03 AGO - Gentile Direttore,
sono di nuovo a scriverle in merito agli Elenchi speciali previsti dall’art. 1, comma 538, della L. 145/2018. Il relativo decreto attuativo doveva essere emenato nei 60 giorni successivi alla pubblicazione della suddetta legge ma ad oggi il Ministro Grillo non ha ancora firmato l’atto.
Nei mesi scorsi le Associazioni di categoria e l’Ordine dei TSRM e PSTRP hanno preso parte al tavolo tecnico ministeriale e nell’ultima riunione del 12 luglio scorso era stato approvato, alla presenza anche dell’On. Armando Bartolazzi, un testo condiviso.

Nei giorni a seguire abbiamo assistito ad un dietro front da parte delle istituzioni e al proliferare di proposte alternative che hanno dato origine ad un querelle fra le diverse parti interessate. La posizione di FNCM è sempre stata chiara.
Il decreto deve semplicemente dare attuazione a quanto già stabilito dai dettami della norma originaria e non può prevedere modifiche rispetto a quanto approvato in sede parlamentare a dicembre 2018.

La figura del massofisioterapista è normata dalla L. 403/71, i relativi corsi sono stati attivati con delibera regionale ai sensi di tale legge.
Da oltre un ventennio questi professionisti lavorano all’interno dell’area sanitaria sia come liberi professionisti, a fronte di autorizzazioni rilasciate dalla ASL compente, che come dipendenti di strutture private o accreditate con il SSN. Taluni sono stati assunti, previo superamento di regolare concorso pubblico, negli ospedali o Enti pubblici.

Pensare oggi che un decreto, che dovrebbe solamente riconoscere a questi professionisti il diritto di iscriversi all’Ordine (seppur in un Elenco speciale), possa cancellare tutta la storia del massofisioterapista dal 1999 in poi è a dir poco irragionevole oltre che illegittimo.
Chiedere il rispetto della legge pensiamo sia un nostro diritto, rispettare i suoi dettami è un dovere per tutti quelli che ne sono interessati....che siano organi sussidiari dello stato, funzionari del ministero, associazioni di categoria, singoli professionisti coinvolti.

Attribuire ai massofisioterapisti il blocco dell'emanazione dei decreti, come sta facendo il Presidente dell’Ordine, è paradossale!
Verrebbe da chiedere al Presidente Beux come giustifica la sua proposta di un decreto oggettivamente distante dai dettami della L. 145 e che per tale motivo lo renderebbe giuridicamente impugnabile?

O forse vuole proprio questo, che il decreto venga impugnato il giorno dopo? A quale scopo?

L’annosa e complessa problematica dei massofisioterapisti è la conseguenza di un vuoto normativo che si è perpretrato a lungo, scandito da circolari ministeriali, sentenze, pareri e pronunce di ogni genere e grado che però non hanno mai messo la parola fine alla questione.

Con l’iscrizione agli Elenchi speciali il massofisioterapista ha finalmente la possibilità di trovare la stabilità professionale che gli spetta dopo un percorso formativo che gli ha permesso di acquisire le competenze richieste a tale figura e oltre un ventennio di attività svolta nell’ambito riabilitativo, alla luce del sole, versando regolarmente le tasse, e svolgendo tutte quelle mansioni che la legge riconosce a questo operatore.
Con l’occasione, Egregio Direttore, le trasmetto il comunicato congiunto redatto dalle principali Associazioni di categoria fra cui la stessa FNCM.
 

Il comunicato ufficiale congiunto
 
Sabrina Casagranda
Segreteria Nazionale Federazione Nazionale dei Collegi dei Massofisioterapisti


03 agosto 2019
© Riproduzione riservata

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