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“Bolscevismo” fiscale

di Mauro Ponzo

13 GEN - Gentile Direttore,
in relazione ai nuovi adempimenti fiscali riguardanti la possibilità di detrazione delle spese sanitarie esclusivamente se effettuate con mezzi tracciabili, la Legge di Bilancio 2020 prevede che siano esentate dell'obbligo dei pagamenti tracciabili “le spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale”.

In questo regime di terrorismo fiscale di tipo bolscevico,  che tanto piace alle sinistre, le complicazioni per i cittadini (soprattutto anziani) aumentano ulteriormente, mentre diminuiscono quelle per l'AdE, che si ritrova tutti i dati belli e pronti senza dover far nulla, in quanto i medici hanno lavorato gratis per lei.

A parte tali considerazioni personali, vorrei segnalare che alcuni pazienti mi dicono che alcune Cliniche private convenzionate romane e dell'hinterland non accettano più, come in passato, pagamenti in contanti (sia per il pagamento del ticket, sia per il pagamento dell'intera prestazione senza ricorso al SSN) tout-court per l'esecuzione di esami clinici (del sangue e Rx) per i quali sono pure convenzionati (oltre che per i ricoveri).

Ho chiamato al telefono un paio di tali Cliniche e mi è stato risposto che c'è parecchia confusione (testuale: "Non ci si capisce più niente") sul tema, in quanto è vero che il testo del DL recita come sopra, ma è anche vero che, quando si inviano i dati al STS, nel form, con insolita solerzia modificato ad hoc, viene solo specificato se il pagamento sia stato eseguito o no con mezzo tracciabile e non è dato di sapere se l'AdE terrà conto che tale pagamento sia stato diretto a struttura privata accreditata; quindi, sapremo solo nel 2021 se avrà considerato la somma come detraibile (inserendola nel 730 del paziente) o no. Perciò, nel dubbio, meglio non accettare più i pagamenti in contanti.

Anche se li accettassero, però, il problema in capo al paziente resterebbe e, a mio avviso, ci sarebbero concretissime possibilità che, nel 730/21, molti pazienti non si ritrovino le spese sanitarie effettuate in contanti presso strutture private accreditate e, di conseguenza, ammesso che se ne accorgano, saranno costretti a modificare il loro 730, con tutte le difficoltà e le eventuali conseguenze previste dai nostri inesauribili legislatori fiscali (per inciso, vorrei far notare che, almeno dal 1985 ad oggi, non c'è mai stato un solo anno, dico uno, in cui, ai fini fiscali, non sia cambiato qualcosa: ma si può vivere senza pace in questo modo?).

Dr. Mauro Ponzo
Ex medico ospedaliero

13 gennaio 2020
© Riproduzione riservata

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