Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 23 APRILE 2024
Lettere al direttore
segui quotidianosanita.it

Dopo Eluana, Samantha. Rispettare la loro volontà

di Maurizio Mori

31 MAG - Gentile Direttore,
il 16 ottobre 2007 la Corte di Cassazione ha stabilito che, nel caso Eluana Englaro in Stato Vegetativo Permanente (SVP), nutrizione e idratazione artificiali avrebbero potuto essere sospesi sulla base della: 1. Irreversibilità della condizione di stato vegetativo della paziente, scientificamente fondata in base a standard internazionalmente riconosciuti; 2. Accertamento univoco della volontà dell’interessata sulla scorta di elementi tratti dal vissuto della medesima, dalla sua personalità e dai convincimenti etici, religiosi, culturali e filosofici, circa il rifiuto alla continuazione del trattamento.
 
Quella storica sentenza ha costituito la base per l’ottima Legge Lenzi (L. 219/17) che ha legalizzato il testamento biologico e dato una risposta organica ai problemi di fine-vita.
 
Tuttavia, nelle more dell’interpretazione della Legge, chi non avesse redatto Disposizioni Anticipate di Trattamento secondo i principi di validità sostanziale e formale previsti dalla legge 219/2017, può trovarsi a subire trattamenti sanitari contro la propria volontà, anche se chiaramente espressa e testimoniata ai familiari, come nel caso di Samantha, la giovane di Feltre (Belluno) che si trova in SVP da encefalopatia post-anossica e che avrebbe voluto non rimanere in tale condizione.
 
I familiari di Samantha chiedono che vengano sospesi i trattamenti per rispettare la volontà più volte manifestata dalla giovane donna, mentre le istituzioni preposte sono titubanti e tentennano in attesa di ulteriori accertamenti e pronunciamenti.
 
La Consulta di Bioetica rileva:
A) che le indicazioni già fornite dai familiari sono in linea non solo coi dettati della Legge Lenzi, ma anche dalle disposizioni de Codice di Deontologia Medica (art. 39) e di numerosi documenti e Linee-Guida di Società Scientifiche (Anestesisti e Palliativisti), e di per sé bastano a legittimare la sospensione dei trattamenti;
B) che non solo tale sospensione risponde alle richieste autonome di Samantha, ma anche al suo “best interest”, dal momento che alla luce delle più aggiornate evidenze scientifiche sulla prognosi nelle persone con gravi stati di encefalopatia post-anossica in ambito neurofisiologico si può dichiarare l’irreversibilità dello SVP da encefalopatia post-anossica di Samantha in poche settimane.
 
La Consulta di Bioetica auspica che la volontà di Samantha sia al più presto rispettata e che si ponga fine al più presto alla condizione infernale che la continuazione dei trattamenti contribuisce a perpetrare.
 
Maurizio Mori
Presidente Consulta di Bioetica Onlus

31 maggio 2021
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lettere al direttore

lettere al direttore
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy