Introdurre la figura dello psicologo di base e l’assistenza psico-oncologica nel sistema sanitario ligure, regione dove nel 2022 sono state presentate 7.518 domande per il ‘bonus psicologo’ post covid ma il 90% è rimasto senza risposta a causa della mancanza di risorse.
Sono le due proposte di legge presentate ieri dai capigruppo Pd-Articolo Uno, Linea Condivisa e M5S in Consiglio regionale, Luca Garibaldi, Gianni Pastorino e Fabio Tosi, sostenute e condivise dalla presidente dell’Ordine degli psicologi liguri Maria Donatella Fiaschi.
Mirano a “garantire il benessere mentale dei cittadini e a prevenire la cronicizzazione delle patologie psicologiche” attraverso l’assunzione di almeno 40 psicologi di base, due per ogni distretto sanitario ligure, con la possibilità di accesso diretto o attraverso una richiesta del medico di medicina generale.
Si tratterebbe di un nuovo servizio extra ospedaliero fornito dalla sanità pubblica sulla scia dei progetti già attivati dalle Regioni Campania e Toscana. Mentre renderebbe “strutturale” e non più occasionale l’assistenza psico-oncologica.
“L’istituzione dello psicologo di base è importante perché riscontriamo un crescente malessere tra la popolazione, soprattutto tra i giovani”, dice Pastorino. “Chiediamo che la Regione Liguria investa 30 mila euro affinché il servizio di psico-oncologia entri a far parte stabilmente dell’équipe oncologica”, spiega Tosi.
“L’istituzione dello psicologo di base rappresenta un’innovazione importante per la prevenzione del disagio psicologico della popolazione ligure fortemente provata dal susseguirsi di una crisi dietro l'altra: - commenta Fiaschi – da quella pandemica da covid 19 a quella bellica ed energetica. Su un campione di quasi 1.200 liguri è confermato che il 67% presenta una sintomatologia depressiva e ansiosa e il 13% moderatamente grave e grave”.