Tumori ginecologici. Nicolò: “Serve prevenzione e rafforzamento copertura vaccinale”
In Liguria, ogni anno, si registrano circa 250 nuovi casi di tumore del corpo uterino, 150 casi di tumore dell’ovaio, 50 casi di tumore del collo dell’utero. L’assessore: “Prevenire i tumori ginecologici è possibile con diverse attività, dai corretti stili di vita, come svolgere attività fisica, evitare fumo e alcol, all’adesione dei programmi di screening e vaccinazione”.
22 SET - “E’ importante a sensibilizzare e porre attenzione sui tumori ginecologici, per migliorare sempre di più la consapevolezza su fattori di rischio, sintomi, possibilità di diagnosi precoce e strategie di prevenzione”. Lo ha detto, in una nota, l’assessore alla Salute,
Massimo Nicolò, in occasione della Giornata Mondiale dei tumori ginecologici, che si è svolta il 20 settembre.
“I tumori ginecologici - ha spiegato l’assessore - rappresentano ancora oggi una delle principali sfide per la salute delle donne. In Liguria, ogni anno si registrano circa 250 nuovi casi di tumore del corpo uterino, 150 casi di tumore dell’ovaio, 50 casi di tumore del collo dell’utero, mentre i tumori vulvari e quelli di altri istotipi speciali risultano meno frequenti”.
“Il tema della prevenzione dei tumori ginecologici – ha proseguito Nicolò - è di primaria importanza perché l’obiettivo è quello di ridurre ancora questi numeri grazie agli strumenti a disposizione delle donne e della sanità pubblica. Per esempio, i casi annui di tumore della cervice sono numeri che la vaccinazione potrebbe prevenire del tutto. È per questo che l’impegno a rafforzare la copertura vaccinale rimane una priorità sanitaria e sociale”.
“Prevenire i tumori ginecologici è possibile con diverse attività, dai corretti stili di vita (svolgere attività fisica, evitare fumo e alcol) all’adesione dei programmi di screening e vaccinazione, in particolare i programmi di screening con Pap test e HPV test hanno già dimezzato l’incidenza delle forme invasive del tumore del collo dell’utero, mentre il vaccino antiHPV è un’arma decisiva come dimostra il fatto che nei Paesi che hanno raggiunto il 90% di copertura vaccinale, i casi di tumore del collo dell’utero si sono sostanzialmente azzerati” – ha concluso l’assessore.
22 settembre 2025
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