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In Lombardia un programma per la transizione energetica in sanità

Il patrimonio edilizio sanitario regionale consuma ogni anno 170 mila tonnellate di petrolio, il programma ‘NEW’ si dà l'obiettivo di ridurre del 30% questi consumi, una riduzione di circa il 40% delle emissioni climalteranti e inquinanti. Potrebbe portare nel 2030 ad un risparmio cumulato di 100 milioni di euro. Programma in 7 azioni per la liberazione di nuove risorse da reinvestire nel Ssr in prestazioni sanitarie.

19 LUG - Regione Lombardia avvia, con gli enti del sistema sanitario, un programma per il miglioramento dell’efficienza energetica, l'utilizzo delle fonti energetiche e il risparmio energetico, pienamente inserito nelle politiche per la transizione energetica ed ecologica. Tenendo in primo piano anche la spesa energetica. Va infatti in questa direzione la delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti di concerto con gli assessori Raffaele Cattaneo (Ambiente e Clima) e Massimo Sertori (Enti locali, Montagna e Piccoli comuni).

Il patrimonio edilizio sanitario in Lombardia consuma mediamente ogni anno 170 mila tonnellate equivalenti di petrolio, corrispondente ad 1/3 dei consumi energetici del cosiddetto settore del 'terziario della PA'.

Il programma 'NEW' si dà l'obiettivo di ridurre del 30% questi consumi, per determinare una riduzione di circa il 40% delle emissioni climalteranti e delle emissioni inquinanti, portando anche apprezzabili risparmi economici.

L'attuazione del programma potrebbe portare nel 2030, considerati i tempi per la realizzazione delle azioni più complesse, ad un risparmio cumulato nell'ordine dei 100 milioni di euro.

Tenendo in debita considerazione che il Programma punta a cambiare da subito radicalmente l'approccio al tema della gestione dell'energia a favore di un impegno quotidiano per il risparmio e l'efficienza.

Efficienza, risparmio e fonti rinnovabili sono la 'Nuova Energia del Welfare', con obiettivi concreti di riduzione delle emissioni di gas climalteranti e delle emissioni inquinanti, verso il più ambizioso obiettivo della decarbonizzazione.

A questo scopo, è stato definito un programma integrato di 7 azioni, mirate appunto a tradurre in concreto obiettivi energetici, ambientali ed economici, con un approccio che vede il risparmio energetico come prima fonte rinnovabile e importante strumento di liberazione di nuove risorse da reinvestire nel sistema sanitario in prestazioni sanitarie per i cittadini lombardi.

L'approccio nuovo del Programma risiede nella sistematicità delle azioni, pensate per dare sostanza ad una politica ambientale permanente del sistema di welfare, perché ambiente e salute sono due priorità inscindibili.

Altro fattore determinante è la gestione e valorizzazione del ciclo dei rifiuti del sistema di Welfare che produce circa 30mila tonnellate all'anno solo di rifiuti speciali.

È necessario, quindi, nell'ottica di promuovere efficacemente nuove modalità, anche aggregate, di gestione di questo rilevante ciclo, e in chiave di economia circolare, la promozione di uno studio di fattibilità che valuti le migliori opzioni per fare del sistema Welfare un punto di valorizzazione dei rifiuti.

Le 7 linee di intervento. Si parte dall'istituzione e avvio del 'Tavolo regionale degli Energy Manager del Welfare' e della 'Task Force nuova Energia per il Welfare', finalizzati anche all'attuazione di 'Piani aziendali per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni climalteranti e inquinanti' e, nella prospettiva 2030, alla adozione di un Sistema di Gestione dell'Energia e della certificazione ISO 50001 da parte delle Aziende e degli Istituti del Welfare della Lombardia. Le 7 azioni decise dalla Giunta comprendono un programma di acquisti aggregati di beni e servizi per l'efficienza energetica e l'uso delle fonti energetiche rinnovabili nel Welfare della Lombardia, l'attivazione del 'CREW - Centro Regionale per l'Energia del Welfare', l'avvio del programma di formazione e aggiornamento continuo per la "Nuova Energia del Welfare della Lombardia" e infine azioni di economia circolare per il Welfare della Lombardia.

“Desidero innanzitutto sottolineare l'ottimo lavoro messo in campo con grande professionalità dalla Direzione Welfare e più in generale da tutti i soggetti della regione coinvolti in questa azione”, osserva la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti. “L'impatto della transizione energetica - aggiunge Moratti - è oggi un tema trasversale e molto importante per diversi settori, non escluso quello della sanità - La transizione energetica è ormai un processo in atto e la guerra russa in Ucraina ha reso ancor più attuali questi temi. Oltre a trovare fonti alternative, diventa fondamentale ridurre i consumi energetici, anche per la congiuntura economica che sta interessando il Paese sul fronte energetico. Ecco allora che, partendo da queste considerazioni promuoviamo la 'Nuova Energia per il Welfare' e anche in questa occasione il gioco di squadra sarà il valore aggiunto”.

“Si tratta di un programma organico - aggiunge Moratti -. Un programma che interagisce con il Programma Regionale Energia Ambiente e Clima (PREAC), rispetto al quale fisserà specifici target di contributo del sistema del Welfare agli obiettivi di efficienza energetica, risparmio energetico, utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e riduzione delle emissioni climalteranti".

“Nell'ottica One Health della presa in carico e della cura globale, non solo della persona, ma anche dell'ambiente che la circonda – prosegue Moratti - abbiamo introdotto strumenti e azioni volti a garantire la sostenibilità ambientale anche tramite procedure di acquisto e investimenti strutturali e tecnologici che dovranno tenere conto di criteri che contribuiscano a favorire l'efficientamento energetico e l'utilizzo di materiali ecosostenibili. Azioni che dovranno accomunare tutti gli attori del sistema, sia pubblici che privati, finalizzate ad assicurare la transizione ecologica avviata”.

“Una delle azioni principali per tutelare l'ambiente e contrastare il cambiamento climatico - commenta l'assessore Raffaele Cattaneo - è il lavoro sull'efficientamento energetico degli edifici. In questo contesto anche le strutture ospedaliere possono giocare un ruolo cruciale attraverso l'utilizzo di fonti rinnovabili e possono contribuire a ridurre le emissioni inquinanti e climalteranti”.

“Il tutto - aggiunge Cattaneo - si inserisce in un contesto più generale che vede gli obiettivi di decarbonizzazione oggetto del Programma Regionale Energia Ambiente e Clima (PREAC) che, con il documento di Indirizzi approvato dal Consiglio Regionale, indica: la riduzione delle emissioni di anidride carbonica in linea con gli obiettivi del Fit for 55; la riduzione di circa un terzo dei consumi di energia e contemporaneamente il raddoppio della quota prodotta da fonti rinnovabili (dal 15% a oltre il 30%)”.

“L'azione sull'efficientamento energetico - conclude l’assessore - è una delle più importanti, tenuto conto che l'energia più economica e pulita è infatti quella che non si consuma”.

19 luglio 2022
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