Pavia. Prevenzione in piazza, Fials: “Migliaia in fila per una visita, segnale di una regione impoverita e disperata”
L’iniziativa di sabato scorso dei Lions, per una giornata di prevenzione gratuita, ha visto una grandissima partecipazione dei cittadini. Ma per il sindacato, oltre alla soddisfazione, va colto il significato critico dietro l’ampia partecipazione: Gentile: “L’iniziativa generosa dei Lions non può sostituire una sanità pubblica che non cura più in tempo. La Lombardia sta scivolando verso un sistema sanitario per ricchi”.
15 APR - A Pavia, sabato scorso, il gazebo della salute (per una giornata di prevenzione gratuita) allestito dai Lions in Piazza della Vittoria è stato “preso d’assalto”. Lo sottolinea la Fials Lombardia, che sottolinea come dietro questa partecipazione ci sia anche un elemento di criticità. “Migliaia di persone hanno affollato il tendone per sottoporsi gratuitamente a visite mediche specialistiche, in alcuni casi dopo ore di attesa. Una fotografia nitida di un sistema sanitario in grave sofferenza: una parte sempre più ampia della popolazione non riesce più ad accedere alla sanità pubblica nei tempi dovuti”.
“Scene come quelle viste a Pavia – afferma
Roberto Gentile, Segretario Generale FIALS Lombardia – ci dicono una cosa molto chiara: la sanità lombarda non è più in grado di garantire cure tempestive e gratuite come prevede la nostra Costituzione. Se per una visita dermatologica o cardiologica bisogna attendere mesi, allora la sanità non è più un diritto, ma un privilegio per chi può pagare”.
Il campus medico, riferisce il sindacato, “ha erogato in una sola giornata centinaia di controlli (oltre 350 solo quelli registrati), con file continue per accedere agli ambulatori cardiologici, oculistici, diabetologici, dermatologici e neurologici”. “Un successo, certo – prosegue Gentile – ma anche una sconfitta del sistema pubblico, che costringe i cittadini a cercare la salute dove capita, quando capita. Se puoi pagare, curi. Se no, aspetti. E a volte, chi aspetta, muore”.
Fials Lombardia riconosce il grande valore sociale dell’iniziativa dei Lions, definendola “un atto di servizio civico e un esempio di solidarietà concreta”, ma invita a non farsi illusioni: “Non può diventare la toppa permanente di un sistema che fa acqua da tutte le parti”.
Il problema, secondo il sindacato, è strutturale: liste d’attesa infinite, carenza di personale, disorganizzazione. “La Lombardia si sta avvicinando a un modello sanitario classista, dove la salute è garantita solo a chi ha soldi. Questo non è più accettabile”.
“Una sanità che non cura in tempo è solo una promessa disattesa. Servono investimenti, assunzioni, programmazione e responsabilità politica. Le immagini di Pavia devono scuotere tutte le istituzioni regionali”, conclude Gentile.
15 aprile 2025
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