Caregiver. In Lombardia la commissione Salute approva risoluzione per riconoscimento e incentivi
Il testo della risoluzione andrà in Aula il 24 ottobre. Per il presidente della commissione, Fabio Rolfi, si tratta di un riconoscimento “doveroso” tenuto conto che “i caregiver sono fondamentali per tenuta del sistema sanitario”. Si punta a “metterci al passo con molti Paesi europei, dove sono previste anche specifiche tutele, tra cui supporti assistenziali e incentivi economici per chi, per molti anni, si è occupato di un famigliare non autosufficiente”.
11 OTT - Approvata oggi dalla Commissione Sanità e Politiche Sociali del Consiglio regionale della Lombardia la risoluzione riguardante il riconoscimento e il sostegno alla figura del “caregiver”. Il testo della risoluzione andrà in Aula il 24 ottobre.
“La Commissione – spiega in una nota il presidente della Commissione Sanità, Fabio Rolfi, già primo firmatario di una mozione sul tema – ha approvato oggi all’unanimità questa risoluzione dove si chiede una sollecitazione al Parlamento italiano perché venga finalmente approvata una legge che riconosca a livello nazionale il caregiver. Puntiamo di metterci al passo con molti Paesi europei, dove sono previste anche specifiche tutele, tra cui supporti assistenziali e incentivi economici per chi, per molti anni, si è occupato di un famigliare non autosufficiente, magari rinunciando al lavoro e ad altri affetti. Si tratta di un provvedimento non più rimandabile e vogliamo unirci all’appello delle associazioni di rappresentanza lombarde. Il caregiver è colui che, per una scelta d’amore, dedica gran parte del proprio tempo ad un figlio, un genitore o un individuo fragile che necessita di cure continue. Viene da sé comprendere quanto questa scelta sia impattante sulla vita, sociale e lavorativa, di queste persone. Bisogna poi ribadire come questi soggetti svolgano una funzione integrativa dei servizi sanitari e sociali importantissima: senza le decine di migliaia di caregiver presenti in Italia, probabilmente, il sistema sanitario non potrebbe regger”e.
“Va anche detto – prosegue Rolfi - che nel 2009 il Premio per la Medicina Nobel, Elizabeth Blackburn, ha evidenziato come i caregiver familiari siano sottoposti a stress molto forti che influiscono persino sulla speranza di vita. Si tratta di una battaglia di civiltà e per questo ci schieriamo convintamente dalla parte delle associazioni chiedendo che venga approvata una legge che soddisfi questi soggetti, anche sotto il profilo economico e delle tutele di carattere previdenziale”.
“Mentre a Roma qualcuno perde il suo tempo scioperando per lo Ius soli – conclude il presidente del Commissione consiliare– in Lombardia invece ci si occupa dei disabili e delle loro famiglie”.
11 ottobre 2017
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