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Irccs San Donato. Nursind primo sindacato il 57% dei favori 

“Si tratta del più grande gruppo ospedaliero della sanità privata ed il fatto che il 57% dei lavoratori abbia scelto di farsi rappresentare da noi conferma la bontà del lavoro svolto fino a ora”, afferma Romina Iannuzzi, responsabile nazionale delle sanità privata del Nursind. Ma le elezioni sono state anche caratterizzate da uno scontro con i sindaci confederali, Cisl e Uil, contro cui il Nursind ha avviato ricorso: “Si sono accaparrate 1/3 dei seggi ricorrendo ad un cavillo ripescato fra le ragnatele di un regolamento datato 1993”.

24 GEN - Affermazione alle elezioni interne per la rappresentatività del sindacato infermieristico NurSind, con 228 voti, all'Irccs Policlinico San Donato. "Questo risultato è solo l'ennesima dimostrazione che, quando abbiamo la possibilità di misurarci sul campo, i risultati superano di gran lunga quelli dei sindacati confederali", commenta in una nota Romina Iannuzzi, responsabile nazionale delle sanità privata del Nursind, al termine di quest'ultima tornata elettorale per le Rsu.

"Si tratta del più grande gruppo ospedaliero della sanità privata - sottolinea Iannuzzi - ed il fatto che il 57% dei lavoratori abbia scelto di farsi rappresentare da noi conferma la bontà del lavoro svolto fino a ora, tenendo sempre la barra dritta e orientata da un unico faro: il meglio per i lavoratori".

Dal Nursind arriva il plauso "a tutti i lavoratori che ci hanno sostenuto con il loro voto e agli Rsu eletti, Giorgio Venturelli, Vincenzo Cosi e Marcela Carrasco, cui vanno i migliori auguri di buon lavoro".
 
Ma le elezioni sono state caratterizzate anche dallo scontro con Cisl e Uil: “La maldestra operazione messa in atto da Cgil e Uil si legge nella nota del Nursind - applicando la regola del 'terzo riservato', non è servita. Ricorrere ad un cavillo ripescato fra le ragnatele di un regolamento datato addirittura 1993, per giunta in barba a quanto disposto dagli attuali accordi sulla rappresentanza sindacale sottoscritti dai confederali (in base a tali accordi le Rsu devono essere elette con voto proporzionale, ndr) - denuncia il Nursind - è stato un gesto inqualificabile. Un espediente grazie al quale entrambe le sigle sindacali si sono accaparrate 1/3 dei seggi. Un risultato, è bene rimarcarlo con forza, ottenuto contro il voto espresso dai lavoratori e incuranti del dissenso che ha generato”.
 
Il Nursind fa quindi sapere di avere già avviato formale ricorso affinché “venga garantito il rispetto delle regole contenute nel Testo unico sulla Rappresentanza sindacale”. "Continueremo senza timore a svolgere le Rsu - conclude la sindacalista - su tutto il territorio nazionale, con la speranza che giunga presto una legge sulla Rappresentanza che metta fine al monopolio dei sindacati confederali e lasci spazio a democrazia e partecipazione".

24 gennaio 2020
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