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Lombardia. Nasce il Garante regionale per le persone disabili

Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza che attribuisce al Difensore regionale nuove funzioni specifiche a tutela delle persone disabili. L’obiettivo è avere una figura istituzionale in grado di stimolare, anche presso le pubbliche amministrazioni, l’affermazione del più alto grado di tutela dei diritti della persona disabile. IL TESTO

16 GIU - Il Consiglio regionale della Lombardia ha istituito il Garante regionale per la tutela delle persone con disabilità. L’autorità di garanzia, autonoma e indipendente, ha la funzione di tutelare i diritti delle persone disabili, anche mediante azioni di prevenzione e contrasto ai fenomeni della discriminazione, in tutti gli aspetti della vita associata.

Alla luce del contesto normativo vigente, lo svolgimento delle funzioni del nuovo Garante regionale sono state attribuite al Difensore regionale. Una scelta che, spiega una nota diramata dal Consiglio Regionale, "risponde all’esigenza di evitare la proliferazione di organi di garanzia regionali e consente di impiegare in modo efficiente le risorse umane, organizzative e patrimoniali già esistenti".

La legge di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza (Alessandro Fermi, Presidente, Francesca Brianza e Carlo Borghetti, Vice Presidenti; Giovanni Malanchini e Dario Violi, Consiglieri Segretari) e dei Consiglieri Patrizia Baffi, Alessadra Cappellari, Claudia Carzeri, Federica Epis, Barbara Mazzali e Simona Tironi, di cui è stata relatrice la Consigliera leghista Alessandra Cappellari, Presidente della Commissione Affari istituzionali, è stato approvato ieri all’unanimità dall’Assemblea di Palazzo Pirelli.

La figura istituzionale del Garante è concepita come punto di ascolto delle esigenze e delle istanze provenienti dai soggetti in condizione di disabilità. In quanto Autorità che promuove la sensibilizzazione circa i diritti della persona disabile e l’integrazione di quest’ultima, opera infatti come soggetto istituzionale in grado di fornire assistenza, pronta e gratuita, alle persone con disabilità, anche nell’ottica della loro tutela.

In secondo luogo, il Garante opera attivamente in favore delle persone con disabilità nei differenti contesti sociali (famiglia, lavoro e società), svolgendo, tra l’altro, attività di vigilanza e segnalazione, attivando interventi di prevenzione e contrasto dei fenomeni di discriminazione o di mancata tutela delle persone disabili e promuovendo attività orientate a diffondere nel tessuto sociale la conoscenza della disabilità e la cultura del rispetto. Il Garante promuove altresì iniziative formative e di raccolta dati, anche in collaborazione con le istituzioni nazionali. Il Garante si configura, dunque, quale figura istituzionale in grado di stimolare, anche presso le pubbliche amministrazioni, l’affermazione del più alto grado di tutela dei diritti della persona disabile.

L’istituzione del Garante regionale per le persone disabili, fortemente voluto dal Presidente Alessandro Fermi, che è anche primo firmatario della legge, ha raccolto consenso unanime fra i gruppi politici, sia pure con alcuni distinguo. 

Esprime soddisfazione la Vicepresidente del Consiglio Regionale Francesca Brianza. “Negli anni – sono le parole dell’esponente della Lega contenute nella nota consiliare - Regione Lombardia ha dimostrato grande attenzione per il coinvolgimento e l’inclusione sociale delle persone diversamente abili, anche attraverso l’adozione di strumenti economici ed amministrativi innovativi. Il Garante per la tutela delle persone con disabilità, istituito presso il Consiglio regionale  rappresenterà un organo consultivo privilegiato, innanzitutto per l’organo consiliare, nell’elaborazione di politiche innovative in materia di disabilità”.

“Sono contento – ha commentato il Consigliere Segretario Giovanni Malanchini - che sia stata approvata questa proposta, della quale sono sottoscrittore, che dimostra come l'attenzione di Regione Lombardia sia sempre molto alta su un tema che tocca da vicino la vita di tantissime persone e famiglie lombarde”. Parole a cui fanno eco quelle della Consigliera Selene Pravettoni (Lega): “Il progetto di legge approvato oggi costituisce un importante  passo avanti nella tutela della dignità delle persone disabili e nell’abbattimento di quelle barriere che, pur non essendo fisiche, rappresentano per loro  un grandissimo ostacolo”.

Voto a favore con qualche polemica da parte del Movimento 5 Stelle, che ha lamentato la bocciatura di alcuni suoi emendamenti. “In tema di diritti – ha commentato il Consigliere Gregorio Mammì – è comunque sempre meglio poco che niente. Ci auguriamo che in futuro, la sensibilità della maggioranza in Consiglio possa aumentare, noi continueremo a lavorare per questo risultato”.

Semaforo verde con distinguo pure dal PD. “Permane qualche dubbio – ha sottolineato il Capogruppo Fabio Pizzul – sull’opportunità di accorpare tutte le figure dei Garanti. Crediamo che le ragioni, sia pur esistenti, di razionalizzazione e risparmio, non possano prevalere sulla necessità di mantenere un presidio autonomo, anche simbolicamente, su determinate questioni, come quella di cui ci siamo occupati oggi. Suona quasi paradossale – ha fatto notare l’esponente Dem – che nel momento in cui si istituisce la figura del  Garante per le persone con disabilità, si vada poi automaticamente a dire che questa viene accorpata a quella del Difensore civico regionale”.

16 giugno 2021
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