Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 11 OTTOBRE 2024
Lombardia
segui quotidianosanita.it

Giunta approva il piano regionale di Prevenzione 2021-2025

Il finanziamento delle attività previste nel piano sarà individuato anno per anno, fatta salva la quota vincolata per realizzare i programmi di carattere prioritario e di rilievo nazionale indicati dal Piano sanitario nazionale e assegnati alle Regioni per i progetti specifici. Moratti: “Un piano che vola alto, è complesso e strutturato”. La proposta passa al Consiglio, l’iter di approvazione dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2021.

20 OTT - Malattie croniche, dipendenze, incidenti domestici e stradali, infortuni e incidenti sul lavoro. Ma anche malattie professionali, ambiente, clima e salute, e malattie infettive prioritarie. Sono queste le aree dei macro obiettivi che Regione Lombardia sì è data sul fronte della prevenzione, contenute nel approvato il Piano regionale di prevenzione 2021-2025 approvato su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti.
 
“Si tratta del più importante documento di programmazione regionale di prevenzione e promozione della salute”, spiega in un anota vicepresidente.
 
Il testo, illustrato in sintesi nella nota regionale, declina la visione, i principi e gli obiettivi fissati dal Piano nazionale della prevenzione (Pnp) 2020-2025, ai sensi dell’intesa Stato-Regioni del 6 agosto 2020 e del 5 maggio 2021. Ne indica quindi il perseguimento in relazione alla specificità di Regione Lombardia. “Del resto – aggiunge l’assessore – la prevenzione è uno dei punti cardine della revisione della nostra legge 23 sulla Sanità regionale”.
 
“Il documento - illustra dunque la nota -  ha importanti ricadute in ambito privato e pubblico: da Ats e Asst alle Direzioni generali di Regione Lombardia e Arpa; dagli Enti locali alle Direzioni territoriali del Lavoro; da Inail a Organizzazioni datoriali, di categoria e sindacali; dal Miur – Ufficio scolastico regionale per la Lombardia e Istituti scolastici alle Associazioni di volontariato e di consumatori; da Università e Società scientifiche al Ministero della Salute; dalle Regioni all’Istituto superiore della sanità.
 
“Il finanziamento delle attività previste nel piano – aggiunge Moratti – sarà individuato anno per anno all’interno delle regole di gestione del Sistema sanitario regionale. Fatto salvo quanto previsto con la specifica quota vincolata degli obiettivi di Piano per realizzare i programmi di carattere prioritario e di rilievo nazionale indicati dal Piano sanitario nazionale e assegnati alle Regioni per i progetti specifici”.
 
Come indicato dal Piano nazionale, il documento approvato dalla Giunta è composto da 10 programmi predefiniti e 12 programmi liberi, integrati e trasversali. Tali programmi attuano i 6 macro obiettivi e gli obiettivi strategici del Piano nazionale.
 
I 10 programmi predefiniti hanno caratteristiche uguali e sono vincolanti per tutte le Regioni. Vengono monitorati attraverso indicatori e valori stimati su esperienze e casistiche. Si differenziano tuttavia tra Regione e Regione nella scelta delle azioni, individuate sulla base dei profili di salute ed equità regionale e dell’analisi dei contesti.
 
Alle Regioni è demandata l’individuazione dei programmi liberi da sviluppare in base alle loro peculiarità.
 
“Tutti i programmi predefiniti e liberi – osserva ancora la vicepresidente – sono frutto di un confronto ampio con esperti del mondo accademico, società scientifiche e organizzazioni/Enti sanitari internazionali e nazionali. Oltre a un lavoro congiunto e sinergico che ha coinvolto gruppi di lavoro tematici multidisciplinari e di differenti strutture del Servizio socio sanitario regionale e la Direzione generale Welfare”.
 
L’obiettivo è “rendere strutturati e stabili nel tempo azioni, programmi, strumenti e offerte del Sistema sanitario regionale, riconoscendoli come efficaci ai fini preventivi dagli organismi scientifici”.
 
“Molti di essi – aggiunge Letizia Moratti – hanno visto l’introduzione in Italia proprio grazie a Regione Lombardia: ad esempio, la rete delle scuole che promuovono salute o il programma Work health promotion, i luoghi di lavoro che promuovono salute. E così pure i piani mirati di prevenzione, come per la sicurezza nei cantieri”.
 
I sei obiettivi generali.
Come detto, sono sei gli obiettivi generali messi a fuoco da Regione Lombardia attraverso la sinergia e la proposta di programmi predefiniti e programmi liberi. Eccoli, in dettaglio.
 
1. Malattie croniche. In questo ambito, si inseriscono tre programmi predefiniti (scuole che promuovono salute, luoghi che promuovono salute, comunità) e cinque i programmi liberi. Tra questi: Nutrire la salute (Aumento del consumo di alimenti adeguati sotto l’aspetto nutrizionale da parte dei soggetti fragili), gli screening oncologici, i Primi 1000 giorni di vita con la Definizione del modello lombardo di Home visiting, Conoscenze e strumenti per la programmazione e la prevenzione (Costruzione di Profilo di Salute di Comunità su scala regionale e territoriale) e Prevenzione della Cronicità (promozione e adozione di modelli e percorsi di educazione terapeutica strutturata che coinvolgano il paziente cronico e i suoi caregiver).
 
2. Dipendenze e problemi correlati. Su questo tema sono previsti un programma predefinito e uno libero. In quest’area è di particolare importanza la progettualità in ambito penitenziario: offerta preventiva all’intera popolazione carceraria, sviluppo di programmi preventivi ai detenuti tossicodipendenti, azioni preventive rivolte ai detenuti tossicodipendenti nella fase di scarcerazione
 
3. Incidenti stradali e domestici. Anche su questo argomento sono dedicati un programma libero e uno predefinito, con particolare attenzione alla popolazione over 65.
 
4. Infortuni/incidenti sul lavoro, malattie professionali. La progettualità è modulata in tre programmi predefiniti. Sono: prevenzione in edilizia e agricoltura, grande attenzione al rischio cancerogeno legato al luogo di lavoro, patologie professionali dell’apparato muscolo-scheletrico e del rischio stress correlato al lavoro.

“Nei programmi proposti da Regione Lombardia – osserva la titolare del Welfare – abbiamo grandi aspettative da un accordo che abbiamo da poche settimane e approvato in Giunta. La sistematizzazione dell’efficienza e dell’efficacia delle azioni di vigilanza nei cantieri, individuando quelli a maggior rischio. Ciò attraverso il Monitoraggio del rischio nei cantieri edili (Mo.Ri.Ca.), l’algoritmo che integra le informazioni delle notifiche preliminari con gli esiti delle attività di controllo sulle imprese edili e con l’archivio degli infortuni”.
 
5. Ambiente, clima e salute. Anche le azioni di Regione Lombardia in quest’area si concretizzeranno in un programma predefinito e uno libero.
 
6. Malattie infettive prioritarie. È l’area dove più numerose saranno le azioni ‘libere’, ben sette. Particolarmente significativa è l’attività rivolta alle malattie infettive trasmesse dagli alimenti. Considerando l’attualità del momento, grande attenzione è poi rivolta al programma ‘Malattie infettive: revisione e aggiornamento del quadro logico del sistema di sorveglianza e controllo’, anche in relazione alle attività di preparedness e piano pandemico. Fermo restando il percorso formale di aggiornamento già in essere del Piano pandemico influenzale regionale, così come disposto dal Piano pandemico influenzale nazionale-Panflu.
 
“È un piano di prevenzione – conclude Letizia Moratti – che vola alto, è complesso e strutturato. Ma soprattutto è un piano completo, modulato sulla base delle nuove esigenze e che esplora tutte le dimensioni della domanda e dell’offerta di salute sul nostro territorio”.
 
Approvazione in Consiglio, scadenza il 31 dicembre 2021. La proposta del Piano di prevenzione 2021-2025 approvato dalla Giunta sarà ora presentata al Consiglio Regionale per i seguiti di competenza, come previsto dall’intesa Stato-Regioni. Fermo restando il testo approvato dal Ministero, eventuali proposte integrative saranno valutate in relazione alla coerenza con la visione, i principi e gli obiettivi del Pnp 2020-2025. Il percorso di confronto dovrà concludersi con l’approvazione entro il 31 dicembre 2021.

20 ottobre 2021
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Lombardia

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy