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QS Edizioni - martedì 23 aprile 2024

Regioni e Asl - Abruzzo

Laboratorio unico. Allo studio la possibile sede dell’Hub a Chieti

immagine 31 gennaio - Un gruppo di lavoro incaricato dal Dg Schael sta verificando se l’11° livello della Palazzina “Cuore” dell’Ospedale di Chieti, mai utilizzato e totalmente vuoto, possa essere adatto a ospitare lo snodo nevralgico del laboratorio unico aziendale, a cui faranno riferimento in rete le “sedi spoke” presenti negli altri ospedali della provincia.
Un gruppo di lavoro per l’automazione del laboratorio (di cui fanno parte Angelo Muraglia, Fulvio Moirano, Guglielmo Bracco, Flavio Dadone, Antonio Marchetti, Maria Golato, Patrizia Di Gregorio, Pasquale Colamartino, Liborio Stuppia e Filippo Manci), incaricato dal direttore generale della Asl Vasto-Lanciano-Chieti, Thomas Schael, sta verificando da oggi se l’11° livello della Palazzina “Cuore” dell’Ospedale di Chieti, mai utilizzato e totalmente vuoto, è adatto a ospitare lo snodo nevralgico del laboratorio unico aziendale, la cosiddetta “sede hub” cui faranno riferimento in rete le “sedi spoke” presenti negli altri ospedali della provincia. Lo comunica la Asl in una nota.
“Si tratta - spiega la Asl - di un’ulteriore accelerazione al progetto, condiviso con l’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, per la riorganizzazione della rete dei servizi di Laboratorio di analisi cliniche, Anatomia patologica, Centri trasfusionali, Genetica che manterrà in ogni ospedale la gestione delle urgenze e delle necessità interne, concentrando in un’unica sede la lavorazione del sangue e del materiale biologico in generale. Nulla cambierà, in termini di efficienza, per tutti i cittadini della provincia: resteranno e, se necessario, saranno potenziati i punti di prelievo attuali; si avranno più qualità e uniformità nei risultati grazie a tecnologie innovative, processi unificati e ottimizzati”.

Secondo le stime, a regime, il progetto produrrà “economie per diversi milioni di euro, importanti per un’Azienda che ha perdite per 30 milioni di euro”.
31 gennaio 2020
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