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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Regioni e Asl - Abruzzo

Indennità e prestazioni aggiuntive. Il NurSind Teramo incontra l’assessore Verì: “Dialogo positivo”

immagine 3 febbraio - Sul tavolo anche la carenza di personale e la necessità di assunzioni per garantire i LEA. “L’assessore si è mostrata da subito disponibile e sensibile agli argomenti proposti, per i quali ha prospettato il coinvolgimento del nuovo direttore del Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo. Siamo sicuri di un buon esito delle nostre battaglie”, hanno commentato il segretario provinciale del NurSind Teramo, Giuseppe De Zolt, e il dirigente sindacale Francesco Visciotti.
Una delegazione del NurSind Teramo, il sindacato delle professioni infermieristiche, composta dal segretario territoriale Giuseppe De Zolt e dal delegato RSU Francesco Visciotti, ha incontrato lo scorso 29 gennaio l’assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì, per informarla delle principali tematiche al centro dell’attuale azione sindacale.
 
“La Segreteria Territoriale del NurSind, anche tramite i delegati RSU della ASL di Teramo - spiega il sindacato -, sta conducendo diverse battaglie scaturite dall'interpretazione del nuovo CCNL 2016-2018 (che ricordiamo il NurSind, unico tra i sindacati, non ha firmato). Particolare disagio ha provocato l'interpretazione dell'art.86 commi 3-4 che parla di indennità di turno per chi lavora mattina/pomeriggio o mattina/pomeriggio/notte. Un problema risolto dopo una lunga contrattazione con l'Azienda, ristabilendo dei parametri di valutazione accettabili per l'erogazione dell'indennità. Sono stati riconosciuti gli arretrati a chi ha perso le indennità durante l'anno 2019 e l’applicazione del nuovo calcolo da gennaio 2020. Altro problema è dato dall'erogazione dell'indennità di sub-intensiva (art. 86 comma 6) che spetta a chi lavora in reparti con pazienti con moderata o potenzialmente severa compromissione degli equilibri fisiologici che richiedono un supporto tecnologico elevato ma non necessariamente un supporto artificiale e invasivo delle funzioni vitali”.

L'interpretazione dell’Azienda, spiega il sindacato, “ha sospeso il pagamento dell’indennità nei reparti di 118, Pronto Soccorso, OB (osservazione breve), cardiochirurgia e neurochirurgia, di fatto non riconoscendo il lavoro svolto in queste unità operative e rimandando l'individuazione dei reparti aventi diritto all'erogazione dell'indennità ad un confronto con la Regione. Queste decisioni della ASL teramana hanno creato una disparità di trattamento con i lavoratori delle altre ASL abruzzesi che al contrario, giustamente, continuano a riconoscere nelle suddette Unità operative l'indennità di sub-intensiva. Analogamente si è deciso di rinviare alla Regione la redazione di linee guida di indirizzo in riferimento alle “prestazioni orarie aggiuntive” necessarie per garantire la continuità nell'erogazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), altro aspetto previsto dal CCNL comparto sanità 2016-2018 (art. 6 comma 1 lettera d). Rimane ferma l'assoluta convinzione di questa organizzazione sindacale di dover raggiungere gli obiettivi previsti ponendo fine alla cronica carenza di personale attraverso assunzioni di infermieri, ostetriche, tecnici di radiologia, OSS, autisti e tutte le altre figure carenti”.
 
“L’incontro con l’Assessore Verì è stato positivo in quanto si è mostrata da subito disponibile e sensibile agli argomenti proposti, per i quali ha prospettato il coinvolgimento del nuovo direttore del Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo”, commentano il segretario provinciale del NurSind Teramo, Giuseppe De Zolt, e il dirigente sindacale Francesco Visciotti. “Siamo sicuri di un buon esito delle nostre battaglie e continueremo ad impegnarci al massimo per i diritti dei lavoratori”.
3 febbraio 2020
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