La Struttura Commissariale della sanità calabrese interviene in merito alla questione del mancato riconoscimento dell’indennità una tantum al personale che ha prestato servizio nel 118 durante l’emergenza Covid, spiegando che c’è una possibile soluzione al vaglio dei ministeri della Salute e dell’Economia. “La Struttura Commissariale – si spiega in una nota diramata dal Dipartimento Tutela della salute e servizi socio-sanitari della Regione -, fin dal suo insediamento, ha adottato ogni iniziativa necessaria per risolvere la problematica relativa al mancato pagamento dell’indennità una tantum al personale del Servizio Sanitario regionale. In particolare - prosegue il comunicato -, a fronte della mancata attuazione dell’accordo sindacale risalente al 2020, sono state individuate e stanziate risorse specifiche con provvedimenti, consentendo in tal modo di riconoscere la suddetta indennità a tutti i lavoratori dipendenti del Ssr”.
L’indennità, precisa la struttura commissariale, “è stata commisurata al livello di rischio della Struttura in cui i lavoratori avevano prestato la propria attività lavorativa nel periodo emergenziale e ciò ha consentito di dare attuazione all’accordo per il personale dipendente del Ssr. A seguito di tale procedura, sono stati poi adottati i decreti di trasferimento dei fondi a tutte le Aziende Sanitarie Provinciali e Ospedaliere della Regione. Relativamente al personale che presta servizio presso il 118 con rapporto di lavoro convenzionato, si è reso necessario invece predisporre uno specifico provvedimento, che è stato trasmesso ai Ministeri affiancanti per una preventiva valutazione”.
“La Struttura commissariale – conclude la nota - ritiene di aver individuato un’adeguata soluzione del problema ma che ora è al vaglio dei Ministeri della Salute e del Mef e ad esito della suddetta interlocuzione con i ministeri, verranno quindi adottati ulteriori provvedimenti da parte di questa Struttura”.