Ancora polemiche, in Calabria, per la nomina di
Francesco Bevere a capo del Dipartimento Salute regionale. A scatenare l’ira dei parlamentari del M5S è stata la decisione della Regione di pagare a Bevere, oltre al normale stipendio previsto per l’incarico, una indennità di 60.000 euro (decurtata di 15 mila euro in base all’art. 21 della legge regionale n. 8/2010) in considerazione “della specifica qualificazione professionale e della temporaneità del rapporto”, della durata di 3 anni salvo cessazione anticipata. In pratica 45mila euro in più del previsto.
“All’ex direttore generale di Agenas evidentemente non bastavano 135mila euro annui per svolgere questo nuovo incarico. Così, grazie a questa sfacciata operazione, degna della peggiore casta, il manager si porta a casa 180mila euro all’anno, in barba al piano di rientro e con buona pace della sanità calabrese, ormai ridotta alla canna del gas”, dichiarano, in una nota, i parlamentari M5S
Bianca Laura Granato, Francesco Sapia, Paolo Parentela e
Giuseppe d’Ippolito.
“Questa - proseguono i pentastellati - è la rivoluzione di
Jole Santelli e delle sue truppe, cui la recente porcata dei vitalizi non ha evidentemente insegnato alcunché. La sanità regionale non ha soldi e loro trovano risorse aggiuntive per pagare un dirigente apicale che ha già uno stipendio da nababbo. Questi personaggi in cerca d’autore del centrodestra sono gli stessi che lodavano l’operato di medici e infermieri nell’emergenza Covid, salvo, poi, svuotare le casse pubbliche per premiare i loro graditi burocrati, ancor prima che se ne vedano i risultati”.
I deputato 5 Stelle definiscono il comportamento della presidente e della maggioranza “vergognoso” e chiedono, “soprattutto alla luce della gravissima crisi economica in corso, di fare marcia indietro e di cancellare questo bonus vergognoso, del quale non c’è alcun bisogno”.
“Ai consiglieri regionali del centrosinistra – concludono i parlamentari 5 Stelle – chiediamo invece di attivarsi immediatamente per modificare la legge regionale n. 8/2010, grazie alla quale è avvenuta questa ennesima trovata, spregiudicata, dei burattinai politici della presidente Santelli”.