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QS Edizioni - giovedì 28 marzo 2024

Regioni e Asl - Calabria

Calabria. Santelli scrive a Conte: “La sanità commissariata nega il diritto alla salute”

immagine 14 settembre - Per Santelli i calabresi sono “vittime da anni di un commissariamento governativo che, improntato esclusivamente a logiche meramente ragionieristiche, ha distrutto la sanità”. E sulla gestione del covid, incalza: “I calabresi devono sapere che il Governo si sta assumendo tutta le responsabilità”. Ma poi lancia l'appello a Conte: “Troviamo insieme una strada che faccia onore allo sforzo del Paese tutto di non lasciare indietro nessuno”. LA LETTERA
La salute è “il più importante dei diritti calpestati” in Calabria. Dove "siamo vittime da anni di un commissariamento governativo che, improntato esclusivamente a logiche meramente ragionieristiche, ha distrutto la sanità”. E “in questo le responsabilità politiche devono essere chiare e nette. Tutte le scelte sanitarie competono in Calabria al Governo ed ai suoi commissari”. È quanto scrive la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, evidenziando come, nella gestione dell’emergenza covid, “il commissario Arcuri ha specificato che nelle Regioni in cui è presente il commissariamento ad acta la Regione non è soggetto attuatore”.

“Non m’interessa essere soggetto attuatore di un piano che non condivido - chiarisce Santelli - , ma è necessario che i calabresi sappiano che il Governo si sta assumendo tutta le responsabilità della gestione sanitaria del Covid in Calabria e che la Regione è stata totalmente esautorata”.

La presidente della Regione chiede, quindi, al Governo di assumersi le proprie responsabilità di fronte ai cittadini: “Se viene ridisegnata la rete oncologica sul tumore alla mammella e, nonostante le proteste della Regione si va avanti per una strada che, purtroppo, porterà a una nuova e pesante emigrazione sanitaria, se vengono bloccate le radioterapie per esigenze di budget, rendendo impossibile ai calabresi di curarsi a casa propria e costringendoli ad andare fuori regione per terapie salvavita, i calabresi devono sapere che sono scelte effettuate dai commissari di Governo, con la totale contrarietà della Regione”.

Insomma, mette in chiaro Santelli, “non farò da parafulmine a scelte pesantemente penalizzanti per i miei concittadini”.

La presidente della Regione Calabria non chiude però la strada al premier: "L’emergenza sanitaria ci ha insegnato che esiste un destino di comunità. Nessuno si salva da solo. Non possono esserci divisioni strategiche e strumentali davanti a un diritto fondamentale come la salute. Io sono certa - conclude a Sangelli - che vorrà ascoltarmi per trovare insieme una strada che faccia onore allo sforzo del Paese tutto di non lasciare indietro nessuno”.
14 settembre 2020
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