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QS Edizioni - martedì 23 aprile 2024

Cronache

Reti pediatriche. Gimbe e Aopi danno il via ad una piattaforma per la geolocalizzazione dei servizi

immagine 3 giugno - La Fondazione e l’Associazione ospedali pediatrici italiani danno il via ad una piattaforma in grado di geolocalizzare i servizi pediatrici presenti in aziende sanitarie pubbliche e Irccs pubblici e privati e qualificare i servizi offerti. “Uno strumento dalle enormi potenzialità per garantire qualità e sicurezza delle cure per i pazienti più piccoli, oltre che per migliorare l’uso del denaro pubblico”.
Il 21 dicembre 2017 è stato siglato l’Accordo Stato-Regioni “Linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali in area pediatrico-adolescenziale” integrato dal documento “Rete dell’emergenza-urgenza pediatrica”. Anche se tale accordo fa ampio riferimento alle reti pediatriche attualmente manca uno strumento in grado di mappare nelle varie Regioni i “nodi” della rete da connettere, ovvero strutture e servizi pediatrici ospedalieri e territoriali, al fine di costruire i percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali (PDTA).
“Tale lacuna – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – comporta un’estrema eterogeneità dell’offerta, la duplicazione di servizi che determina lo spreco di preziose risorse oltre a una riduzione della qualità dell’assistenza sanitaria con conseguente peggioramento degli esiti di salute. Per questo, in collaborazione con l’Associazione Ospedali Pediatrici Italiani (AOPI) abbiamo sviluppato una piattaforma per la geocalizzazione di servizi pediatrici presenti in aziende sanitarie pubbliche e IRCCS pubblici e privati e per la qualificazione dei servizi offerti”.

La piattaforma, presentata in occasione del 75° Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria, permette di visualizzare, anche su mappa geografica, tutti i dati relativi 472 strutture di ricovero per un totale di 2.148 servizi pediatrici.

“AOPI e GIMBE – precisa Paolo Petralia, Presidente AOPI –  hanno realizzato questo strumento operativo per tradurre le buone intenzioni in fatti: una piattaforma web based che intende fornire elementi conoscitivi e decisionali a Regioni e Aziende sanitarie per bilanciare domanda e offerta pediatriche e quindi programmare le attività tenendo conto delle peculiarità dei singoli territori”.

“La piattaforma – si legge in una nota - permette di classificare le strutture di ricovero secondo il DM 70/2015 (base, I livello, II livello), inserire eventuali strutture di ricovero private accreditate con relativi servizi pediatrici, qualificare per ciascuna struttura di ricovero la presenza/assenza di pronto soccorso pediatrico, trasporto neonatale, trasporto materno assistito, punto nascita, sede di Scuola di Specializzazione, rapporti con l’Università; mappare le discipline/specialità cliniche previste dal DM 70/2015 (cardiochirurgia infantile; chirurgia pediatrica; genetica medica; neuropsichiatria infantile; pediatria; onco-ematologia pediatrica; terapia intensiva neonatale; neurochirurgia pediatrica; nefrologia pediatrica; urologia pediatrica); inserire per le Aziende sanitarie locali Aggregazioni Funzionali Territoriali, Unità Complesse di Cure Primarie, Pediatri di libera scelta; inserire nuovi Dipartimenti, UU.OO. e Servizi; indicare la tipologia di servizi offerti”.

“Il modello di rete clinico-assistenziale – concludono Cartabellotta e Petralia – ha l’obiettivo di assicurare che la presa in carico del paziente avvenga in condizioni di appropriatezza, efficacia, efficienza, qualità e sicurezza delle cure, mettendo in relazione professionisti, strutture e servizi che erogano interventi sanitari e socio-sanitari di differente intensità e tipologia. In ambito pediatrico, la nostra piattaforma rappresenta il mezzo con cui raggiungere questo ambizioso obiettivo”.
3 giugno 2019
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