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QS Edizioni - giovedì 18 aprile 2024

Cronache

Bari. Prosciolto per violenza sessuale su dottoressa che denunciò oltre i termini. Anelli (Fnomceo): “Procedibilità d’ufficio per chi aggredisce un medico”

immagine 9 ottobre - "Chiediamo l’esplicita previsione, nel Disegno di Legge AC 2117, attualmente all’esame, in sede referente, delle Commissioni riunite Giustizia e Affari Sociali della Camera dei Deputati, della procedibilità d’ufficio per chi aggredisce un operatore sanitario nell’esercizio delle sue funzioni". Così il Presidente della Federazione dopo il proscioglimento di Maurizio Zecca dal reato di violenza sessuale nei confronti di una dottoressa in servizio presso un ambulatorio di guardia medica.
“Questa brutta e penosa storia, che non rende giustizia alla vittima ma le infligge ulteriore dolore, dimostra, ancora una volta, che i medici e gli operatori sanitari che sono oggetto di violenza hanno spesso remore a denunciare il loro aggressore: perché minacciati, o per una sorta di pudore, per un senso di ingiustificata vergogna, o per non mettere in crisi la relazione con il paziente, o persino per non dover interrompere il turno in assenza di un collega che possa sostituirli. Chiediamo l’esplicita previsione, nel Disegno di Legge AC 2117, attualmente all’esame, in sede referente, delle Commissioni riunite Giustizia e Affari Sociali della Camera dei Deputati, della procedibilità d’ufficio per chi aggredisce un operatore sanitario nell’esercizio delle sue funzioni. Porteremo questa nostra istanza venerdì mattina al Tavolo permanente di lavoro sulla sicurezza, prontamente riattivato dal Ministro Speranza”.

Così il Presidente della Federazione nazionale degli ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, interviene sul proscioglimento, a Bari, di Maurizio Zecca dal reato di violenza sessuale nei confronti di una dottoressa in servizio presso un ambulatorio di guardia medica della provincia di Bari "per difetto di tempestiva querela". La denuncia era infatti giunta oltre i termini, che ai tempi del fatto, nel 2017, erano di sei mesi.

“Abbiamo fortemente apprezzato le parole pronunciate questa mattina, al Congresso della Fimmg, dal Ministro, che ha definito ‘inaccettabili’ le aggressioni, ribadendo la necessità che lo Stato si prenda cura di chi ci cura e sollecitando l’approvazione del Ddl – conclude -. È a lui dunque che ci appelliamo per avere presto una Legge giusta ed efficace, che preveda la procedibilità d’ufficio, l’aumento delle pene, la messa in sicurezza delle strutture e l’istituzione di presidi di polizia nei pronto soccorso”. 
9 ottobre 2019
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