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QS Edizioni - martedì 23 aprile 2024

Regioni e Asl - Emilia Romagna

Emilia Romagna. Dopo le firme dei “400 medici” che si erano espressi a favore, i sindacati medici denunciano “manovre per ottenere consenso” sulla proposta della Direzione assistenziale

immagine 16 luglio - I sindacati medici, veterinari e della dirigenza sanitaria ospedalieri e del territorio, che si sono espressi contro l’istituzione di questa nuova Direzione, parlano di “una curiosa iniziativa” che vedrebbe i Direttori di Dipartimento e di Uoc sostenere una raccolta firme a sostegno della nuova figura dirigenziale. Il sospetto dei medici è che l’iniziatva non sia spontanea.
In Emilia Romagna sarebbero in corso, secondo i sindacati medici, veterinari e della dirigenza sanitaria ospedalieri e del territorio (Aaroi – Emac, Anaao – Assomed, Anpo – Ascoti – Fials, Anmdo, Cimo – Fesmed Fvm, Fassid, Fimmg, Snami, Sumai e Smi) strane manovre a sostengo della proposta dell’Assessore alla Salute, Raffaele Donini, di istituire la Direzione Assistenziale all’interno delle Direzioni strategiche.

“Riceviamo in questi ultimi due giorni - riferiscono i sindacati -, da parte di tutti i nostri Segretari sindacali aziendali, segnalazione di una curiosa iniziativa ‘spontanea’ che coinvolge i Direttori di Dipartimento e di Unità Operativa Complessa, facenti funzione compresi delle Aziende sanitarie di questa Regione. Tutti all’unisono, da nord a sud, o se si preferisce da ovest ad est, hanno chiesto ai Direttori Generali di coordinare una raccolta firme su un documento a sostegno dell’iniziativa dell’Assessore Donini”. Documento “condiviso nella forma e nei contenuti (qualcuno in realtà ha sviluppato maggiormente il concetto, qualcuno è stato un po’ più stringato) da tutte le Aziende”.

Per i sindacati “risulta piuttosto strano che questa corale iniziativa ‘spontanea’ faccia seguito alla pubblicazione e alla condivisione di due documenti: uno della Federazione Regionale degli ordini dei Medici e Odontoiatri ed uno congiunto dei Sindacati medici, veterinari e della dirigenza sanitaria ospedalieri e del territorio e non di ‘alcuni sindacati’ come riferisce l’Assessore. Il documento - precisano quindi i sindacati - non è stato, quindi, condiviso solo da tre sigle che hanno il loro ‘core business’ nel comparto e quindi in chi immagina di ricevere un privilegio da questa iniziativa. Se il termine maggioranza può avere ancora un valore, sicuramente è condiviso dalla stragrande maggioranza”.

Inoltre, evidenziano i sindacati, “i due documenti citati problematizzavano l’iniziativa dell’Assessore, criticandone scelta e tempistica e tentavano di riportare l’attenzione su quelle che sono a nostro avviso le priorità del SSN e regionale, nonché le prerogative delle diverse professioni. Nulla e ripetiamo nulla, contro le legittime ambizione di crescita professionale e di carriera del comparto.  Ora non vogliamo riproporre il tema, da noi già sviscerato, ma certi metodi di ricerca del sostegno plebiscitario, ci ricordano tristissimi tempi passati, non degni della storia di questa regione. E svilenti per i suoi Professionisti”, concludono Aaroi – Emac, Anaao – Assomed, Anpo – Ascoti – Fials, Anmdo, Cimo – Fesmed Fvm, Fassid, Fimmg, Snami, Sumai e Smi.
16 luglio 2021
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