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QS Edizioni - giovedì 25 aprile 2024

Regioni e Asl - Friuli Venezia Giulia

AsuFc. Protesta Uil Fpl: “Personale stanco e diritti negati: ferie, incarichi e Rar”

di Endrius Salvalaggio
immagine 22 luglio - Dopo oltre due anni di Covid e le croniche carenze del sistema a cui far fronte, il sindacato alza la voce: “Il personale licenzia perché non è solo stanco e ignorato, ma privato dei propri diritti. Parliamo di ferie concesse con la costrizione per chi resta di svolgere turni da 12 ore sia di giorno che di notte, incarichi di funzione senza merito, Rar senza nemmeno un confronto e personale sanitario dimenticato nelle corsie degli ospedali”, spiega il segretario generale Uil Fpl FVG, Stefano Bressan.
“Il contesto dei sanitari che io oggi rappresento e che voglio raccontare è quello di lavoro difficile in tutti i sensi, con la negazione di alcuni diritti come ad esempio le ferie, incarichi di funzione non assegnati come prevede la legge oltre che ad un mancato confronto sulle Rar con la parte dirigente di AsuFc”. Esordisce così Stefano Bressan, segretario generale Uil Fpl Fvg, per motivare la protesta e lo stato d’animo dei dipendenti dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (AsuFc).

Ne ha per tutti il segretario Bressan che alza i toni contro la direzione di AsuFc sul mancato confronto sugli incarichi di funzione. Parla del carteggio reciproco che faceva ben sperare ad una conclusione entro i termini ma “che purtroppo si è rivelata una perdita di tempo o peggio, una presa in giro per la scrivente, per le altre OO.SS e per tutti i lavoratori da noi rappresentati. Mentre per la direzione il problema dei facenti funzioni non è mai stato considerato di pari urgenza ed importanza, o forse è stata una scelta intenzionale per ingessare un sistema di comodo per almeno altri 12/18 mesi”. 

La Uil Fpl FVG contesta non solo il metodo, ma anche il merito tirando in ballo la recente nota di Aran nella quale ribadisce che a decorrere dal 15 giugno 2022 potranno essere conferiti solo gli incarichi di funzione in virtù di una procedura già avviata alla medesima data, oppure in essere alla medesima data del 15 giugno 2022. “Appare di tutta evidenza che il mancato avvio della richiamata procedura ed il mancato confronto precludono qualsiasi possibilità di conferimento degli incarichi.  Diamo atto che si è continuato a nominare arbitrariamente facenti funzioni senza alcun principio di meritocrazia, equità e rispetto del disposto contrattuale, fino ad arrivare ad assegnazioni a soggetti privi dei requisiti specifici come master in coordinamento”. 

E la Uil Fpl non ci sta nemmeno sul mancato confronto sui progetti Rar 2021 e le relative quote economiche come previsto dall’accordo RAR 21 che prevedeva il peso della spesa diviso per le ex aziende “e questa ulteriore mancanza pesa come sempre sulle spalle dei lavoratori in quanto senza una verifica da parte del sindacato su come sono state impiegate queste risorse porta al rischio che una parte dei lavoratori possa non ricevere quello che gli spetta”.

Il segretario generale Uil Fpl denuncia problemi anche sul fronte delle ferie: “In molti reparti di AsuFc i richiami in servizio del personale in riposo sono all’ordine del giorno, accumulando così una infinità di ore per mancanza dei riposi che non si recupererà mai vista la carenza di persone. Tutto questo provoca problemi all’interno delle famiglie, fra il personale che deve restare al lavoro, con le persone in cura, se solo si considera che i turni sono fatti sia di giorno che di notte di 12 ore di fila. Sì, perché se non si è sereni nel posto di lavoro come si fa ad esserlo con i pazienti?”.

“Ecco perché le persone si licenziano - conclude Bressan -, perché non stiamo parlando solo di personale sanitario stanco, stiamo parlando di personale sanitario stanco ed ignorato, lasciato solo e magari coordinato da chi non ha né capacità né titoli per farlo”.

Endrius Salvalaggio
22 luglio 2022
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