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QS Edizioni - sabato 20 aprile 2024

Regioni e Asl - Friuli Venezia Giulia

Attesa per le assunzioni in sanità dopo lo sblocco del tetto di spesa

di Endrius Salvalaggio
immagine 9 gennaio - "Nella Regione rimane un atto che deve essere modificato visto il nuovo indirizzo nazionale dato dalle Linee di gestione poiché in quel documento è riportato il taglio del 1,4", spiega Rossana Giacaz Cgil FP Trieste. Le fanno eco Stefano Bressan, Uil Fpl Trieste: "Chiediamo chiarimenti e certezze sulle future assunzioni indispensabili per garantire le prestazioni sanitarie in tempi brevi ai cittadini". Ed il segretario regionale Fials/Confsal Fabio Potoschnig: "Regione elimini i tetti di spesa dalle linee di gestione Ssr 2020"
Con la Legge di Bilancio approvata lo scorso 23 dicembre con il comma 269 è stato riformulato l'articolo 11 del Decreto Calabria eleiminando anche per il Friuli Venezia Giulia il limite di spesa, fissato al livello del 2004 ridotto dell'1,4%, per il personale degli enti del Ssr. Sul problema del vincolo della spesa del personale era scesa in campo, prima dell’estate, proprio la stessa Regione FVG che si determinò ad impugnare il Decreto Calabria.
 
“Questo Decreto obbliga le Regioni autonome a mantenere il taglio dei costi del personale della sanità, mentre per le Regioni a statuto ordinario questo vincolo non si pone”, spiegava allora il Vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Da questo momento le linee di gestione del Ssr 2020 andranno riviste, permettendo ai nuovi Direttori Generali di assumere più personale sanitario indispensabile per far fronte alle carenze degli organici. Con lo svincolo del 1,4% si libereranno risorse per oltre 9 milioni di euro che conteranno oltre trecento assunzioni.
 
“Il Friuli Venezia Giulia ora non ha più alibi per non assumere in Sanità, per non mettere più risorse sulla Sanità regionale e per dire che, per colpa di Roma, non si può spendere in Sanità pubblica e che per questo motivo è necessario rivolgersi alla Sanità privata”. Dichiara la deputata Debora Serracchiani. Anche sul fronte dei sindacati c’è un certo ottimismo, in vista ad un nuovo piano di assunzioni.
 
”Sembra che a livello nazionale la vicenda del taglio del 1,4% del costo del personale rispetto al 2004 sia superato – dichiara Rossana Giacaz Cgil FP Trieste - e questa è la prima nota positiva; la seconda è che il Ministro Speranza inverte la tendenza degli ultimi anni e ricomincia a parlare di assunzioni a tal punto che inizia a percentualizzare anche l’incremento. Ora vedremo come e dove, ma finalmente si riconosce il bisogno di una vera ripresa della politica delle assunzioni nel Ssn. Nella nostra Regione rimane un atto che deve essere modificato visto il nuovo indirizzo nazionale dato dalle Linee di gestione poiché in quel documento è riportato il taglio del 1,4. Ad oggi non siamo a conoscenza di nessuna modifica al testo tanto che su questo documento sono iniziate le consultazioni di rito. Quindi la nostra prima preoccupazione, visti i tempi strettissimi con i quali le Aziende devono costruire la programmazione, è quella che il taglio permanga fino alla rettifica perdendo tempo, magari mesi per fare le assunzioni. Non basta però semplicemente togliere il vincolo sulle assunzioni bisogna riscrivere le Linee di gestione aggiungendo la manovra sul personale, in linea con le scelte nazionali. Quindi ci aspettiamo che al più presto venga tolto il vincolo per non perdere mesi preziosi e contestualmente si espliciti una manovra sulle assunzioni invece che rincorrere le sole esternalizzazioni di servizi e personale. Assumere significa investire perché gli obbiettivi di salute non si raggiungono senza personale. In troppe realtà i professionisti sono ridotti all’osso e le ricadute sono evidenti sulla pelle degli utenti”.
 
Per Stefano Bressan - Uil FPL Trieste - lo sblocco del vincolo del 1,4% non rappresenta solo una opportunità assunzionale ma anche un motivo di ricambio dei beni strumentali: “Noi non siamo contrari all’incremento dei fondi in ambito privato, ma riteniamo prioritario investire nella sanità pubblica attraverso adeguate politiche sul personale con un rafforzamento delle dotazioni organiche per implementare l’offerta ai cittadini e mettere un freno alla fuga dei pazienti verso altre Regioni. A fronte del superamento dell’1.4% sui costi del personale, chiediamo chiarimenti e certezze sulle future assunzioni indispensabili per garantire le prestazioni sanitarie in tempi brevi ai cittadini. Gli investimenti vanno garantiti anche per l’adeguamento ed il rinnovo delle apparecchiature diagnostiche dei laboratori di analisi delle radiologie ed altre tecnologie ormai fatiscenti, se si vuole garantire i Lea, ridurre le liste di attesa per risonanze magnetiche, tac ed indagini strumentali. La stessa Uil FPL rispettosa del mandato elettorale dato a questa giunta, non intende disconoscere il ruolo dell’attuale Assessore alla Salute - Riccardo Riccardi- in quanto promotrice di una politica di confronto e non di denigrazioni delle Istituzioni”.
 
Per il Segretario Regionale FIALS/Confsal Fabio Pototschnig, la nuova Legge di Bilancio rappresenta una ghiotta opportunità sia per l’eliminazione del limite sulla spesa per il personale e sia per il personale precario: “La buona notizia riguarda non solo l’eliminazione dl vincolo legato dell’1,4% su quanto speso nel 2004, ma anche la modifica dei requisiti per il personale precario e per le potenziali stabilizzazioni. La Legge Madia consentiva la stabilizzazione solo di chi aveva maturato almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, al 31/12/2017; la citata Legge ha spostato la data per la maturazione dei requisiti al 31/12/2019, quindi nuove opportunità di stabilizzazione per i cosiddetti precari della Sanità. Per la FIALS/Confsal la realizzazione della riforma del SSR del FVG richiede coraggio e un importante investimento sul personale. Questi provvedimenti nazionali vanno nella giusta direzione, pertanto chiediamo alla stessa Regione di provvedere ad eliminare quanto prima i limiti di spesa dalle linee di gestione del SSR 2020, così da consentire alle strutture pubbliche di rispondere efficacemente alle necessità di cura e assistenza dei cittadini che quotidianamente si rivolgono con fiducia al SSR pubblico”.
 
Endrius Salvalaggio 
9 gennaio 2020
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