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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Fnomceo: “Bene discorso di Conte e dichiarazioni di Speranza, ora convocare le professioni sanitarie e rilanciare insieme Ssn”

9 settembre - “Abbiamo apprezzato, nel discorso programmatico del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte pronunciato questa mattina alla Camera, i forti richiami alla sanità e all’ambiente, a un’autonomia differenziata delle Regioni ‘giusta e cooperativa’, che possa contribuire a colmare il divario tra Nord e Sud del Paese,  oltre a quelli all’informazione libera e all’Europa. In particolare, il riferimento all’universalismo e alla solidarietà del nostro Servizio Sanitario Nazionale, a un piano straordinario di assunzioni di medici e infermieri, alla riforma della loro formazione, e l’annuncio dello stop alle autorizzazioni alle trivellazioni nei nostri mari. Sono tutti interventi urgenti e necessari e che la Fnomceo chiede da tempo. L’auspicio è quello che finalmente la Salute e la sua tutela torni a essere una priorità nell’agenda politica, così come sin dal primo momento avevamo proposto al Governo e così come richiesto anche dalle altre Federazioni degli Ordini delle Professioni sanitarie e sociali, in prima fila quella delle professioni infermieristiche”.
 
Con queste parole il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, interviene a commentare il programma del nuovo Esecutivo, così come presentato da Giuseppe Conte alla Camera dei Deputati nel richiedere la fiducia.
 
“Le dichiarazioni di Conte fanno il paio con quelle altrettanto apprezzabili del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che nella sua prima intervista dopo il Giuramento ha affermato che seguirà e onorerà i principi costituzionali della tutela della salute e dell’uguaglianza, che si esprimono attraverso l’universalità del nostro Servizio Sanitario Nazionale- continua -. E ciò in sostanziale sinergia di intenti con quanto gli Ordini delle Professioni sanitarie, in veste di Enti sussidiari dello Stato, da sempre ammoniscono a fare”.
 
“Bene, ora si passi dalle ottime intenzioni ai fatti concreti: il nuovo Ministro convochi le professioni sanitarie per impostare insieme ai professionisti e insieme ai cittadini una politica di sostegno al Servizio sanitario nazionale – aggiunge ancora -. Occorre costruire una rete di soggetti che ponga in maniera forte ed efficace una questione politica cruciale: rilanciare la sanità pubblica, promuovere le sue straordinarie professionalità, passare dall’aziendalizzazione alla gestione responsabile basata su obiettivi di salute”.
 
“Lo Stato e le Regioni mettano i professionisti – conclude - nella condizione di essere coloro che garantiscono il diritto alla salute, quale diritto di umanità prima che di cittadinanza, a ogni persona presente sul suolo italiano”. 
9 settembre 2019
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