toggle menu
QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Zaia a Provenzano: “Basta meline. Unità, coesione, sussidiarietà, solidarietà sono prerequisiti costituzionali. Pronto a firmare un documento formale che spazzeràgli alibi”

11 settembre - “Questa storia che l’autonomia spacca il Paese è l’alibi perfetto per non entrare mai nel cuore del tema, cioè le maggiori competenze da dare ai territori che le chiedono rispettando la Costituzione, come ha fatto il Veneto fin dall’inizio del suo cammino autonomista. Se vogliono, da domani siamo pronti a firmare un documento dove si affermi che unità nazionale, coesione, sussidiarietà e solidarietà sono prerequisiti indispensabili dell’autonomia, perché così detta la Carta Costituzionale. Così sgomberiamo definitivamente il campo da chi usa, a sproposito, questi argomenti per non far procedere il negoziato”. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta le dichiarazioni rilasciate dal Ministro per il sud Giuseppe Provenzano alla trasmissione “Circo Massimo” su Radio Capital.

“Lo dico – prosegue Zaia – in punta di piedi, con rispetto e senza cercare la rissa: vogliamo andare oltre questa melina? Diamo per assodato, e scriviamolo nero su bianco, che senza questi prerequisiti l’autonomia non può esistere. Io sono pronto a firmare, ma subito dopo tutti, dal Presidente del Consiglio in giù, smettano di perdere tempo con questi argomenti buoni solo a spostare in là decisioni concrete e si rendano disponibili a discutere di autonomia vera, cioè delle materie che i territori hanno diritto ad avere. Senza che si dimentichi – ricorda Zaia – che non parlo per me, ma a nome di 2 milioni 380 mila veneti che hanno votato sì all’autonomia in un referendum ufficiale con tanto di quorum”.

“L’autonomia senza coesione nazionale – conclude il Governatore del Veneto – non è autonomia. Lo dice la Costituzione. Si eviti quindi di disperdere tempo in discussioni furbesche ed esclusivamente dilatorie e si parli di competenze da dare ai territori. La pazienza è tanta, ma basta meline, perché tanto, troppo tempo è già passato”.
11 settembre 2019
© QS Edizioni - Riproduzione riservata