“La stretta sull’intramoenia (
prevista dal Piano nazionale liste d'attesa, ndr.) nasce dal fatto che è intollerabile che ai cittadini venga risposto che si sono mesi di attesa per ottenere una prestazione in regime pubblico però se la fai in intramoenia te la fanno dopo due giorni. Questo avviene quando non viene regolamentato il rapporto tra regime pubblico e regime in intramoenia. E di questo ne abbiamo contezza perché abbiamo chiesto alle Asl di farci conoscere la regolamentazione che avevano messo in atto e abbiamo visto che molte aziende non lo avevano fatto”.
Così il Ministro della Salute,
Giulia Grillo ad
Agorà su Rai tre torna a parlare del Piano nazionale Liste d’attesa e sugli interventi per limitare la libera professione intramuraria.
Grillo poi sottolinea che “non è vero che è un problema di personale, come Ministero abbiamo i dati e non ci dicono questo. C’è sì una carenza di personale in generale ma soprattutto del profilo infermieristico, ma sui medici il problema è semmai la carenza di specialisti in alcune aree come l’emergenza. La causa ripeto delle lunghe liste d’attesa non è da imputare ad una riduzione di personale”.
E poi il Ministro respinge le critiche al mittente, nello specifico quelle dell’
Anaao che aveva parlato di un “Piano delle illusioni”. “Il Piano delle illusioni – rileva - , spiego a chi ha sempre da criticare e che non fa mai proposte, che si chiama Piano nazionale di governo delle liste d’attesa. Invito il segretario Anaao a fare lui un altro piano delle non illusioni e vediamo cos’è in grado di fare. Anzi io dico ai medici che a me i cittadini chiedono di eliminare l’intramoenia, sono talmente arrabbiati con alcuni miei colleghi che si sono approfittati della loro posizione per guadagnarci”.
Grillo ha parlato anche del rapporto medico-paziente. “I medici rivedano il loro rapporto con i cittadini. Io li ho invitati a ripensare a questo rapporto perché continuo ad avere testimonianze negative da parte della gente. Di questo argomento ho parlato più volte con Filippo Anelli, presidente della Federazione degli ordini dei medici e chirurghi (Fnomceo)”. Sui vaccini ha invece spiegato: “Stiamo cambiando la legge. Con coperture vaccinali altissime, avremo l'obbligo quando sarà necessario”.
Il Ministro però ha anche rassicurato sul contratto della dirigenza medica fermo da quasi 10 anni. “In passato c’è stata poca attenzione sull'importanza della classe medica e su questo devo fare un'opera di sensibilizzazione, anche verso gli altri ministeri: il personale è fondamentale per il Ssn, il pubblico muore senza il personale. Quel contratto lo rinnoviamo certamente. L'Aran, ci sta lavorando. Le coperture economiche ci sono, ma è altrettanto importante ora sensibilizzare sull'importanza del pubblico”,