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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Governo e Parlamento

Decreto Fiscale. Riammessi gli emendamenti su ‘tampon tax’ e incremento della spesa per il personale sanitario

immagine 14 novembre - Dopo i ricorsi presentati nella giornata di ieri, questi i pochi emendamenti tornati in corsa per la sanità. In un primo momento erano stati tutti respinti, in quanto "inammissibili", tutti gli emendamenti presentati all'articolo 45. Restano quindi in pista l'emendamento 45.02 a prima firma Boldrini, che propone l'Iva agevolata al 10% per tamponi interni, assorbenti esterni, coppe e spugne mestruali, e gli identici 45.13 Carnevali e 45.15 Boldi che, intervenendo sul Decreto Calabria, incrementano, dal 2021, dal 5 al 10% il tetto di spesa per il personale fissato ai valori del 2018.
Restano ancora in pista gli emendamenti al decreto fiscale che puntano ad incrementare la spesa per il personale sanitario nei prossimi anni e per fissare l’aliquota Iva al 10% per gli assorbenti. Questi i pochi emendamenti 'superstiti' per la sanità.  In un primo momento, nella giornata di ieri, erano stati tutti respinti in Commissione Bilancio gli emendamenti presentati all'articolo 45, in quanto giudicati "inammissibili". Dopo i ricorsi presentati, sono stati oggi riammessi solo gli emendamenti 45.02 a prima firma Boldrini, e gli emendamenti identici 45.13 e 45.15, rispettivamente, a firma Carnevali e Boldi.
 
Più in particolare, l'emendamento 45.02 Boldrini sancisce che, per tamponi interni, assorbenti esterni, coppe e spugne mestruali si applica l’aliquota del 10% di Iva.
 
Mentre gli identici 45.13 e 45.15, a firma Carnevali e Boldi, intervengono sul decreto Calabria stabilendo che il tetto di spesa per il personale, fissato entro il valore della spesa sostenuta nell’anno 2018, può essere incrementato dal 2021, non più del 5% ma del 10% a patto che venga adottata una metodologia per la determinazione del fabbisogno di personale degli enti del Servizio sanitario nazionale.
 
Tra gli emendamenti confermati come "inammissibili", quelli che riconoscevano nuove risorse per i contratti degli specializzandi e per la ricerca, la revisione sperimentale dei Drg ospedalieri collegando le tariffe anche ai risultati di qualità, la possibilità per le Regioni di ricorso a forme di lavoro flessibile con indizione di procedure concorsuali fino al 31 dicembre 2020, e la definizione dei nuovi profili per i direttori sanitari ed amministrativi.
 
Giovanni Rodriquez
14 novembre 2019
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