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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Governo e Parlamento

Monitoraggio Covid. Lombardia, Bolzano e Sicilia in zona rossa e altre 12 regioni in arancione. “Situazione peggiora, possibile rapido aumento casi”. Rt nazionale sale a 1,09

di Luciano Fassari
immagine 15 gennaio - Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta virano verso l’arancione e vanno ad unirsi a Veneto, Calabria ed Emilia Romagna. La Lombardia e la Sicilia da arancione passano a rosso e la Pa di Bolzano vi entra direttamente. Sale l’Rt nazionale per la quinta settimana consecutiva e anche l'indicenza. Il Ministro Speranza a breve firmerà le ordinanze che entreranno in vigore da domenica 17 gennaio. IL REPORT
Cambiano i colori di molte Regioni con la Lombardia, la Sicilia e la Pa di Bolzano che virano verso la zona rossa e altre 9 regioni (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta) che entreranno in zona arancione aggiungendosi alle 3 che vi erano entrate la scorsa settimana (Veneto, Calabria ed Emilia Romagna). Restano in zona gialla: Basilicata, Campania, Molise, Pa Trento, Sardegna e Toscana. È quanto emerge dai dati dell’ultimo monitoraggio di Iss e Ministero della Salute relativo al periodo 04/01/2021-10/01/2021.

Ricordiamo che per l’ingresso in area arancione occorre avere un’incidenza dei casi superiore a 50 casi x 100 mila abitanti e, o un livello di rischio alto (anche con scenario che prevede un Rt sotto 1) o con uno scenario 2 (con Rt superiore a 1) e un valore di rischio almeno moderato.
 
In area rossa si entra sempre con un’incidenza superiore a 50 casi x 100 mila abitanti e minimo uno scenario di tipo 3 (Rt superiore a 1,25) e un valore di rischio almeno moderato.
 
In arrivo le nuove Ordinanze di Speranza con i nuovi "colori". Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà nelle prossime ore una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 17 gennaio. "Passano in area rossa - conferma il Ministero - la provincia autonoma di Bolzano e le Regioni Lombardia e Sicilia. Passano in area arancione le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto".

“Questa settimana – si legge nel report -  si osserva un peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese. L’incremento dell’incidenza è stato comunque contenuto grazie alle misure di mitigazione adottate nel periodo festivo”.
 
Il documento rimarca come in particolare, il valore elevato di incidenza nella settimana di monitoraggio nella Regione Veneto (365,21 per 100.000 abitanti), PA di Bolzano (320,82), Emilia Romagna (284,64), e Friuli Venezia Giulia (270,77). L’incidenza su tutto il territorio è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti”.
 
 
Iss e Ministero rimarcano come “l’indice di trasmissione nazionale è in aumento per la quinta settimana consecutiva e sopra uno. Due Regioni/PPAA (Bolzano e Lombardia) hanno un Rt puntuale maggiore di 1,25 anche nel limite inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 3, altre 9 (Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta) hanno un Rt puntuale maggiore a uno nel limite inferiore, compatibili con uno scenario tipo 2. Le altre 10 hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno ma sono tutte, tranne una, con un Rt medio sopra uno o appena sotto”.
 
“L’epidemia – commentano Iss e Ministero - resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale. Tale tendenza a livello nazionale sottende infatti forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’elevata incidenza impongono comunque incisive misure restrittive”.
 
La sintesi
 
Si osserva, per la seconda settimana consecutiva, un aumento dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 gg (368,75 per 100.000 abitanti (28/12/2020-10/01/2021) vs 313,28 per 100.000 abitanti (21/12/2020-03/01/2021), dati flusso ISS). Si evidenzia, in particolare, il valore elevato di incidenza nella settimana di monitoraggio (4/1-10/1) nella Regione Veneto (365,61 per 100.000), PA di Bolzano (320,82), Emilia Romagna (284,64), e Friuli Venezia Giulia (270,77). L’incidenza su tutto il territorio è ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni e una criticità di tenuta dei servizi con incidenze elevate.
 
Nel periodo 23 dicembre 2020 – 05 gennaio 2020, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,09 (range 1,04– 1,13) in aumento da cinque settimane.
 
Questa settimana si mantiene un livello generale di rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile dovuto ad un continuo aumento diffuso della probabilità di trasmissione di SARS-CoV-2 sul territorio nazionale in un contesto in cui l’impatto sui servizi assistenziali è ancora alto nella maggior parte delle Regioni/PPAA.
 
Complessivamente, questo porta 11 Regioni/PPAA a una classificazione di rischio alto (vs 12 la settimana precedente), 10 a rischio moderato (di cui quattro ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e nessuna a rischio basso. Due Regioni/PPAA (Bolzano e Lombardia) hanno un Rt puntuale maggiore di 1,25 anche nel limite inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 3, altre 9 (Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta) hanno un Rt puntuale maggiore a uno nel limite inferiore, compatibili con uno scenario tipo 2. Le altre 10 hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno ma sono tutte, tranne una, con un Rt medio sopra uno o appena sotto.
 
Sono 12 le Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (vs 13 la settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale continua a essere sopra la soglia critica (30%). Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in lieve aumento da 2.579 (04/01/2021) a 2.636 (12/01/2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche aumenta anche lievemente, passando da 23.317 (04/01/2021) a 23.712 (12/01/2021). Tale tendenza a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’incidenza impongono comunque misure restrittive.
 
Si osserva una diminuzione delle allerte di resilienze riportate dalle Regioni/PPAA, con 10 Regioni/PPAA senza allerte segnalate (vs una la settimana precedente). Questa settimana sono due le Regioni (Calabria e Sicilia) con molteplici allerte di resilienza segnalate.
 
Si osserva una lieve diminuzione nel numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note (39.970 vs 40.487 la settimana precedente) e un aumento nella percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento dei contatti (28,5% vs 26,8% la settimana precedente). Si osserva, anche, una lieve diminuzione nella percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (31,4% vs 32,8% la settimana precedente). Infine, il 26,5% dei casi è stato rilevato attraverso attività di screening e nel 13,6% non è stata riportata la ragione dell’accertamento diagnostico
 
Nella settimana in valutazione (4/1/-10/01/2021), si osserva un ulteriore lieve aumento della incidenza nel Paese (183,36 per 100.000 abitanti). L’incremento dell’incidenza è stato relativamente contenuto grazie alle misure di mitigazione adottate nel periodo festivo.


 
Luciano Fassari
15 gennaio 2021
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