29 gennaio - È “essenziale che lo Stato, dopo aver istituito la nuova professione sanitaria di osteopata nel 2021, identifichi finalmente con apposito Albo sanitario e successive Linee guida i nuovi professionisti e le loro modalità operative. Azione indispensabile allo scopo di garantire sicurezza, correttezza e autonomia in virtù della legalità della formazione acquisita e dell’esercizio reso negli anni. Non solo per evitare lo scontro tra differenti professioni sanitarie ma, soprattutto, per scongiurare i rischi per la salute delle persone”. A dirlo, in una nota, Luigi Ciullo, presidente dell’Adoe, l’associazione degli osteopati esclusivi, intervenendo sugli atti di presunto abusivismo degli osteopati di un’associazione privata.
“Il bravo professionista deve conoscere sempre l’ambito delle proprie competenze e delle modalità di collaborazione multidisciplinare. Diversamente da chi non disponga di competenze accertabili e adeguata conoscenze deontologica. Lo stesso dato appare essenziale per tutte le professioni sanitarie, fisioterapisti compresi”, conclude Ciullo.

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