All’indomani dello stop in Commissione Bilancio del Senato all’emendamento al Ddl prestazioni sanitarie per la trasformazione del corso di formazione di medicina generale in specializzazione, Federazione dei Medici Territoriali-FMT mostra forte preoccupazione per quello che definisce un “passo falso del ministro della Salute Orazio Schillaci che aveva garantito il via libera su questa importante riforma che ‘avrebbe avvicinato il nostro paese agli standard europei’”.
“Regna sovrana la confusione nelle stanze del Governo – commenta
Francesco Esposito, segretario nazionale di FMT -, da un lato il ministro Schillaci aveva garantito su questa riforma che avrebbe avvicinato il nostro paese agli standard europei, dando dignità e alta qualità ai corsi di formazione specialistica dei medici di famiglia (anche sul piano economico per le borse), dall’altro la Commissione Bilancio del Senato boccia l’emendamento per mancanza di copertura economica. Si vanifica così una svolta che sarebbe centrale per la modernizzazione delle cure primarie e che avrebbe rilanciato l’attenzione dei giovani laureati in medicina per un settore che al momento non è tra i più ambiti e che rischia di rimanere senza professionisti, a causa dei pensionamenti”.
“La situazione è davvero complessa e preoccupante - aggiunge Esposito - le trattative per il rinnovo dell’ACN tardano a partire, il che è fondamentale per dare ‘gambe’ alle Case di comunità e per potenziare la rete di ambulatori di cure primarie. Il Governo è sotto pressione per le ‘trovate’ delle Regioni che puntano a smantellare la capillarità (e il rapporto fiduciario) della medicina di famiglia con il paventato passaggio a dipendenza, rispetto alle quali la bocciatura dei sindacati rappresentativi è stata unanime; ma allo stesso tempo non possiamo sottolineare il passo falso del ministro con lo stop dell’emendamento sulla specializzazione in medicina generale. Vorremmo vedere gesti concreti, per esempio riproponendo con adeguata copertura economica la norma per la specializzazione del corso di medicina generale. Sarebbe la dimostrazione di una vera volontà politica e di una seria politica riformatrice”, conclude il segretario nazionale di FMT.