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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Lavoro e Professioni

Farmacia dei servizi. Mandelli (Fofi): “Ok a linee guida per sperimentazione è un passaggio fondamentale”

immagine 18 ottobre - Soddisfazione da parte del presidente dell’Ordine dei farmacisti per il via libera dalla Stato-Regioni alle linee d’indirizzo per la sperimentazione della farmacia dei servizi: “Sarà finalmente possibile dimostrare quanto il farmacista di comunità, collaborando con gli altri professionisti possa contribuire al potenziamento dell’assistenza territoriale”.
“L’accordo siglato in Conferenza Stato-Regioni sulle linee di indirizzo per la sperimentazione della Farmacia dei servizi è un passaggio fondamentale per il servizio farmaceutico italiano e la rete delle farmacie di comunità ma, soprattutto, per il Servizio sanitario nazionale e la tutela della salute”, lo stottolinea la Fofi in una nota all'indomani dell'accordo tra Governo e Regioni per l'avvio della sperimentazione in 9 Regioni italiane (Lombardia, Emilia-Romagna e Sicilia) e ulteriori tre per l'anno 2020 (Veneto, Umbria e Campania).
 
“Con questa sperimentazione sarà finalmente possibile dimostrare quanto il farmacista di comunità, collaborando con gli altri professionisti possa contribuire al potenziamento dell’assistenza territoriale, in particolare per i pazienti cronici e quelli più fragili, in tema di accesso alle prestazioni del SSN, presa in carico dei pazienti cronici e prevenzione”, ha detto il presidente della FOFI, Andrea Mandelli.
 
“L’importanza del modello della Farmacia dei servizi - prosegue la nota della Fofi -  è confermata dalla richiesta delle Regioni stesse di ulteriori stanziamenti, tratti dal fondo per gli obiettivi di piano, rispetto ai 36 milioni previsti dalla Legge di Bilancio 2018, così da permettere che la sperimentazione possa essere condotta anche in altre Regioni oltre le nove originariamente previste, che sono Piemonte, Lazio e Puglia nel 2018; Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia nel 2019; Veneto, Umbria e Campania nel 2020”.
 
Il presidente della FOFI sottolinea inoltre che le linee di indirizzo, frutto del gruppo di lavoro istituito dal Ministero della Salute “sono un modello a livello internazionale per l’applicazione e la validazione della pharmaceutical care sul territorio, e va dato atto a tutti i partecipanti a questo tavolo, le Regioni, Federfarma, Assofarm, Utifar, Sifo, Fimmg, Fnomceo, Fnopi, Agenas e Cittadinanzattiva, di aver operato assieme a noi con rigore e rapidità”.
 
I protocolli messi a punto - seocndo la Fofi - “permetteranno infatti l’erogazione di prestazioni omogenee su tutto il territorio nazionale così come la loro valutazione sul piano dei risultati in termini di maggiore salute ed economici”.
 
“Questo risultato - sottolinea ancora Mandelli - è la realizzazione della linea che la Federazione persegue coerentemente dal 2006 e la premessa per la certificazione della qualità delle prestazioni professionali rese dal farmacista nella farmacia di comunità. Costituisce quindi un supporto indispensabile all’evoluzione del ruolo del farmacista e allo sviluppo della collaborazione interprofessionale. Spetta ora ai farmacisti di comunità italiani informare la loro pratica professionale a questo modello e sono certo che non mancheranno né la volontà né la capacità. La Federazione degli Ordini è pronta a proseguire nella sua opera di orientamento della professione e a creare le condizioni per la messa a punto di programmi e obiettivi condivisi”.
 
“La decisione della Conferenza Stato-Regioni è il raggiungimento di un traguardo importantissimo che premia la politica professionale promossa e perseguita dalla Federazione. Come è emerso anche dai lavori della VI Edizione di FarmacistaPiù, e nelle parole dello stesso Ministro della Salute, Roberto Speranza, il modello della farmacia dei servizi è un elemento centrale della riorganizzazione dell’assistenza sul territorio che, a sua volta, è garanzia di equità nell’accesso alle cure e di ottimizzazione dell’impiego delle risorse", commenta il Vicepresidente della Fofi, Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri.
 
“I farmacisti e la farmacia italiana hanno ora uno strumento in più per contribuire, sulla base di specifiche competenze professionali riconosciute e remunerate, alla sostenibilità del nostro Servizio sanitario universalistico, equo e solidale”, conclude D'Ambrosio Lettieri.
 
“L’avvio della sperimentazione della farmacia dei servizi rappresenta un successo per tutta la professione, e della linea politica federale partita nel 2006 con il documento di Palazzo Marini, ha avuto una prima concretizzazione con la Legge 69/2009 e ha guadagnato il consenso del decisore politico”, commenta il Segretario della Fofi, Maurizio Pace.
 
“Ma è anche lo sbocco naturale delle tante iniziative che a livello regionale sono state attuate in questi anni per coinvolgere le farmacie in capitoli centrali della tutela della salute, in particolare quello della prevenzione primaria. La capacità della farmacia di comunità di intercettare ogni giorno milioni di cittadini, e la fiducia che riscuote il farmacista, sono fondamentali per ottenere risultati significativi in termini di maggiore salute e minori costi dell’assistenza”, conclude Pace.
 
“L’accordo siglato dalla Conferenza Stato-Regioni non rappresenta soltanto il compimento di un percorso che ha coinvolto tutta la professione, ma anche la base di un ulteriore sviluppo di questa sperimentazione e della pharmaceutical care nel nostro paese”, sottolinea il Tesoriere della Federazione degli Ordini dei Farmacisti, Mario Giaccone.
 
“La richiesta delle Regioni di prevedere gli stanziamenti necessari a estenderla ad altre Regioni oltre alle nove finora indicate è infatti un passo significativo per ridurre le differenze territoriali che caratterizzano l’assistenza al cittadino, ma contribuirà anche ad aumentare i dati disponibili per valutare il nuovo modello di intervento, anche in funzione dei diversi assetti organizzativi dei servizi sanitari regionali”, conclude Giaccone.
18 ottobre 2019
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