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QS Edizioni - giovedì 28 marzo 2024

Lavoro e Professioni

Coronavirus. Snami: “Basta con la strage di medici. Così non si può lavorare”

immagine 27 marzo - Il sindacato autonomo denuncia come “il contesto organizzativo, a macchia di leopardo nel territorio nazionale è carente, imbarazzante e non all’altezza della situazione”.
E’ un grido di dolore quello dello Snami ma sono anche urla di sdegno e di denuncia per il numero sempre maggiore di Medici che si stanno ammalando e stanno morendo.
 
“La Medicina di Famiglia - dice Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami - ha ad oggi il triste primato di avere più caduti sul campo e una moltitudine di Colleghi malati e in quarantena a dimostrazione che il sistema così strutturato non funziona perché i Medici continuano a non essere tutelati perché sprovvisti di protezioni individuali adeguate alle reali necessità. Il contesto organizzativo, a macchia di leopardo nel territorio nazionale è carente, imbarazzante e non all’altezza della situazione”.
 
“I dispostivi che hanno fornito ai Medici - aggiunge Gianfranco Breccia, segretario nazionale dello Snami - sono pochi e inadeguati, in alcune regioni e provincie non sono stati distribuiti ed in altre realtà qualche vertice distrettuale e regionale ha avuto l’ardire di dichiarare che non ci devono essere dati perché siamo liberi professionisti”.
 
“Un altro problema serio - continua Domenico Salvago, vicepresidente nazionale Snami - sono i messaggi distorsivi che circolari varie e modus operandi istituzionali continuano ad emanare e confermare, ad esempio, nero su bianco, sul non far indossare la mascherina chirurgica ai malati che non hanno sintomi respiratori. E’ sbagliato ed espone ancora di più i medici e il personale sanitario al contagio perchè la malattia virale da coronavirus può manifestarsi anche con sintomi differenti come nausea e diarrea e, la grande maggioranza delle persone infettate da Covid-19, tra il 50 e il 75%, è completamente asintomatica ma rappresenta una formidabile fonte di contagio”.
 
“In una pandemia in essere - conclude Angelo Testa - dobbiamo considerarci tutti potenzialmente covid positivi e prendere tutte le precauzioni come se lo fossimo. Basta con le morti dei Medici nel territorio, basta con questa strage, la politica e le istituzioni sentano i medici che lavorano sul campo perché la gestione di questa tragedia risulti meno superficiale”.
27 marzo 2020
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