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QS Edizioni - mercoledì 24 aprile 2024

Lettere al Direttore

La gestione della cronicità in medicina generale

di Giuseppe Belleri
8 novembre -

Gentile direttore,
la "pandemia" di cronicità è una spina nel fianco per i sistemi sanitari e per vari attori: per i pazienti e le famiglie, per l’organizzazione e l’economia, per i professionisti e le loro associazioni, per i decisori pubblici e i servizi sociali-assistenziali, per le comunità e gli enti locali. Quella della cronicità è una tipica sfida ecosistemica, nel senso che obbliga ad andare oltre i limiti delle visioni settoriali, superando i confini professionali e disciplinari.

A questo tema ho dedicato un mio recente lavoro “La gestione della cronicità in medicina generale. Dai fattori di rischio alla fragilità: una sfida culturale, clinica e organizzativa per la medicina del territorio”, ora disponibile su Amazon.

La cura della cronicità implica l’interazione tra sfera clinica, socio-assistenziale, educativa etc. che si realizza nella dimensione orizzontale e non gerarchica dell'organizzazione a rete, dove i nodi sono i professionisti sanitari sul territorio, le abitazioni dei pazienti cronici, le strutture distrettuali e i fili che li connettono le relazioni tra gli attori che si alternano alla cura sul lungo periodo, specie delle polipatologie e della fragilità.

In questa cornice concettuale il volume propone l’analisi delle dimensioni che nel contesto territoriale condizionato l’esito della cura della cronicità dal punto di osservazione e di pratica dell’assistenza primaria, che si fa carico prioritariamente dei due estremi del continuum: da un lato la gestione dei fattori di rischio ad elevata prevalenza in soggetti asintomatici e sostanzialmente sani e, dall’altro, la presa in carico dei soggetti con polipatologie complesse, sintomatiche e disabilitanti in assistenza domiciliare, che richiedono il coordinamento tra rete socio-familiare, servizi sanitari e assistenziali.

La trattazione ha un intento generale e culturale, nel tentativo di un inquadramento metodologico, organizzativo ed epidemiologico alla cura individuale e alla dimensione di popolazione nel contesto delle cure primarie. Si farà quindi ricorso ad una gamma di chiavi di lettura del fenomeno, spaziando dall’economia sanitaria all’antropologia medica, dalla gestione delle politiche pubbliche all’organizzazione dei servizi, dalle dinamcihe cognitivo-comportamentali a qulle metodologiche, implicate nella gestione ordinaria e nelle riforme avviate nella seconda decade del secolo.

Il volume, in una fase di grande trasformazione per la medicina territoriale, intende contribuire al dibattito in corso sugli strumenti idonei a migliorare la gestione della cronicità, in riferimento al Piano Nazionale della Cronicità e al PNRR.

La prima parte, dopo il capitolo dedicato agli aspetti generali del problema, si focalizza sulla dimensione culturale e cognitiva in relazione al concetto di rischio, ai modelli esplicativi, all’educazione terapeutica e alla rete sociosanitaria territoriale per la cura della fragilità.

La seconda parte tratta degli aspetti organizzativi dell’assistenza sul territorio, in rappoto alla ristrutturazione della rete territoriale promossa dalla Missione 6C1 del PNRR. Gli ultimi capitoli tracciano un bilancio della riforma della presa in carico in Lombardia, dopo l'impatto della pandemia da Covid-19, e in vista delle modifiche promosse dalla Legge regionale 22 del 2021.

Dott. Giuseppe Belleri
Ex MMG - Brescia

8 novembre 2022
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