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QS Edizioni - martedì 16 aprile 2024

Lettere al Direttore

Ddl anziani, cambiamento impossibile senza gli enti del Terzo Settore

di Stefania Pozzati
23 marzo -

Gentile Direttore,
è arrivata ieri l’approvazione definitiva dell’Aula della Camera dei Deputati alla legge delega sulle politiche per le persone anziane. La riforma disciplina il tentativo ‘epocale’ del sistema di welfare nazionale di adeguarsi all’evoluzione dei bisogni di una popolazione anziana sempre più numerosa e longeva (Report Istat 2021).

Una prospettiva che rischia di trovare impreparato il sistema di erogazione dei servizi sanitari e sociosanitari del territorio. Già provato da decenni di sotto - finanziamenti e dalla frammentazione della rete di cura e assistenza rivolta alle persone fragili, il sistema da tempo poggia su un’impalcatura rigida che non agevola l’accesso ai servizi.

La cura e l’assistenza degli anziani, infatti, si realizza nei territori attraverso quella che dovrebbe essere l’integrazione sussidiaria dei servizi delle strutture pubbliche e convenzionate con le Regioni, con l’operato degli enti del Terzo Settore e, in particolare, con le Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) che forniscono non solo servizi residenziali ma sempre più spesso anche prestazioni domiciliari a migliaia di persone.

Oggi proprio le Rsa si configurano come la principale fonte di servizi di lungo-assistenza per gli anziani non autosufficienti, come rilevato dall’ultimo Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care di Cergas e SDA Bocconi. Solo in Lombardia, nel 2020, le Rsa hanno dato risposta ai bisogni di circa 83.263 persone anziane non autosufficienti, fornendo servizi che, altrimenti, avrebbero gravato su ospedali e pronto soccorso.

Tra le realtà del Terzo Settore impegnate nell’erogazione di questi servizi c’è Fondazione Sacra Famiglia, che ogni anno dà risposta con oltre 133.000 prestazioni sanitarie e sociosanitarie a circa 10.000 persone in Lombardia, Piemonte e Liguria. Solo nel 2021 la Fondazione ha assistito circa 5600 anziani grazie al lavoro di oltre 2000 professionisti, dando un impulso concreto al rafforzamento di quel modello di presa in carico integrata dei pazienti che proprio il provvedimento delinea.

Al contempo, il Ddl muove dal principio di semplificazione e integrazione delle procedure di valutazione della persona anziana non autosufficiente. Il testo prospetta quindi l’istituzione di “Punti unici di accesso” (Pua) diffusi sui territori per realizzare in una sede unica la valutazione multidimensionale dell’anziano affetto da uno o più patologie croniche per l’individuazione dei fabbisogni di assistenza ma anche per l’orientamento e il supporto necessari ad orientarsi all’interno della rete di servizi.

Previsione questa che deve andare nella direzione di costruire un nuovo modello di presa in carico: un modello che finalmente esca davvero dalla logica prestazionale e agisca attraverso la reale integrazione delle prestazioni e delle risorse disponibili. Per realizzare questo obiettivo risulta infatti fondamentale integrare il processo di valutazione dei Pua con la rete di risorse, competenze e servizi messi a disposizione dalle realtà del Terzo Settore.

Del resto, la riforma arriva in un momento in cui il ripensamento del sistema dei servizi sanitari e sociosanitari non può prescindere da una valutazione tecnica il più possibile coerente con i bisogni del territorio, spesso diversi anche all’interno della stessa Regione, con risorse non più in linea con l’evoluzione dei bisogni e con le competenze tecniche oggi a servizio della rete ospedaliera e di assistenza. Contributo questo, che può venire solo dal coinvolgimento reale degli enti del Terzo Settore come Fondazione Sacra Famiglia che, anche tramite Uneba e il dialogo con le istituzioni, devono poter contribuire alla traduzione e realizzazione dei principi contenuti nel Ddl, per costruire finalmente un nuovo innovativo modello di presa in carico delle persone anziane.

Stefania Pozzati
Direttore sociale di Fondazione Sacra Famiglia e Coordinatrice della commissione regionale Anziani di UNEBA Lombardia

23 marzo 2023
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