17 settembre -
Gentile Direttore,nel cuore pulsante del sistema sanitario italiano, una professione cruciale sta affrontando una crisi silenziosa ma profonda. I Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (TSRM), custodi dell’arte diagnostica e pilastri della medicina moderna, si trovano a un bivio critico. Il 2024 ha segnato un punto di svolta allarmante: un calo del 5,3% nelle iscrizioni ai corsi di laurea, con il rapporto tra domande e posti disponibili che si è ridotto fino a toccare la quota di 2,5. Questi numeri, apparentemente freddi, nascondono una realtà che minaccia non solo il futuro di una professione nobile, ma la qualità stessa dell’assistenza sanitaria nel nostro paese.
Immaginate per un momento le sale di radiologia dei nostri ospedali, quei luoghi dove la tecnologia incontra l’umanità, dove ogni giorno si combattono battaglie silenziose contro malattie insidiose. Ora, immaginate queste sale sempre più vuote, non di pazienti, ma di professionisti qualificati. È questo lo scenario che rischiamo di affrontare se non agiamo tempestivamente. Ma perché siamo giunti a questo punto? La risposta risiede in un intreccio complesso di fattori. Molti giovani guardano alla professione del TSRM come a un sentiero già tracciato, privo delle scintillanti promesse di innovazione che settori come l’informatica o l’ingegneria sembrano offrire. Si sbagliano, e profondamente. La realtà è che la radiologia medica è in prima linea nell’innovazione tecnologica, un campo in continua evoluzione che richiede menti acute e desiderose di sfide.
Eppure, non possiamo ignorare le ombre che offuscano l’attrattiva della professione. Turni discontinui che mettono a dura prova l’equilibrio tra vita professionale e personale, lo stress di dover prendere decisioni cruciali in tempi rapidissimi, la responsabilità pesante di maneggiare tecnologie potenti e potenzialmente pericolose. Sono sfide reali, che richiedono non solo competenza tecnica, ma anche una forza d’animo non comune. E poi c’è la questione economica, l’elefante nella stanza che troppo spesso viene ignorato. Molti potenziali TSRM guardano al rapporto tra l’investimento formativo richiesto e il ritorno economico promesso, trovandolo sbilanciato. La mancanza di chiari percorsi di carriera aggiunge un ulteriore strato di incertezza, facendo apparire la professione come un vicolo cieco piuttosto che come un’autostrada verso il successo professionale.
Ma è proprio in questi momenti di crisi che nascono le opportunità di rinnovamento e di crescita. È giunto il momento di ripensare radicalmente non solo la formazione dei TSRM, ma l’intera concezione della professione. Immaginate un futuro in cui i giovani aspiranti TSRM vengano accolti da un sistema di incentivi economici mirati, dove borse di studio governative si intrecciano con opportunità di tirocinio retribuito offerte dal settore privato. Un futuro in cui i fondi europei vengono sapientemente utilizzati per creare programmi di formazione all’avanguardia, capaci di trasformare studenti appassionati in professionisti di classe mondiale.
Gli incentivi economici sono solo l’inizio. Il vero cuore del rinnovamento batte al ritmo dell’innovazione tecnologica. Pensate a sale diagnostiche dove la Tomografia Computerizzata a Conteggio di Fotoni, la Risonanza Magnetica ad Alta Risoluzione, la virtopsy e la radiomica non sono solo strumenti, ma estensioni della mente e delle mani del tecnico. La Tomografia Computerizzata a Conteggio di Fotoni rappresenta una rivoluzione nella diagnostica per immagini, capace di offrire dettagli incredibili e una riduzione significativa della dose di radiazioni. Immaginate un TSRM che, utilizzando questa tecnologia, sia in grado di ottenere scansioni ad altissima risoluzione e con una qualità delle immagini senza precedenti, migliorando non solo la precisione diagnostica, ma anche la sicurezza del paziente.
C’è stato un notevole progresso nella risonanza magnetica per immagini (RMI) con il progetto Iseult della Commissione francese per le energie alternative e l’energia atomica (CEA), un progetto che ha portato alla creazione della macchina per risonanza magnetica più potente al mondo con un campo magnetico di 11,7 tesla. Questa innovazione consente una risoluzione senza precedenti nell’imaging del cervello umano, fornendo dettagli nuovi e più precisi su anatomia, connessioni neurali e attività cerebrale. L’impatto tecnologico della macchina Iseult MRI sulla ricerca medica è significativo. La capacità di generare immagini altamente dettagliate supporta la diagnosi precoce e il monitoraggio di malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson, migliorando l’assistenza sanitaria e l’efficacia del trattamento.
In parallelo, la radiomica trasforma queste immagini avanzate in dati preziosi. La radiomica, un campo interdisciplinare che unisce informatica, analisi delle immagini mediche e medicina radiologica, permette di estrarre informazioni quantitative e pattern nascosti dalle immagini radiologiche. Il TSRM, in questo contesto, non è più solo un esecutore, ma un interprete di dati complessi, capace di collaborare con data scientist e medici per individuare biomarcatori, personalizzare le terapie e migliorare la prognosi dei pazienti.
Infine, la virtopsy che utilizzando tecniche come la Tomografia Computerizzata post-mortem (PMCT) e la Risonanza Magnetica, la virtopsy consente esami forensi non invasivi o minimamente invasivi, riducendo la necessità di autopsie tradizionali. Il ruolo del TSRM si evolve ulteriormente: non solo gestisce tecnicamente l’esame, ma utilizza strumenti avanzati come il Global Illumination Rendering (GIR) oppure Cinematic Rendering nomi che variano in base ai vari vendor, per migliorare la visualizzazione delle immagini e collaborare con medici legali nell’analisi dettagliata dei dati. Grazie a tecnologie come il GIR, le immagini prodotte diventano più realistiche e facilmente interpretabili anche per chi non ha competenze radiologiche, come i coroner.
Immaginate un TSRM che non si limita a “scattare fotografie” o, come spesso viene sminuito, a “fare lastre” del corpo umano, ma che collabora attivamente con sistemi di Intelligenza Artificiale per decifrare i misteri nascosti nei tessuti e nelle ossa. Un professionista che, grazie alla Tomografia a Conteggio di Fotoni, alla Radiomica e alla Virtopsy, gioca un ruolo cruciale non solo nella diagnosi medica ma anche in ambito forense, collaborando con medici legali per risolvere casi complessi attraverso metodiche non invasive.
Questo salto qualitativo nel ruolo professionale deve essere accompagnato da una riforma economica coraggiosa. Strutture salariali che riconoscono non solo l’aumentata specializzazione, ma anche la crescente responsabilità. Incentivi economici che premiano l’eccellenza e l’innovazione. Percorsi di carriera chiari e stimolanti che trasformano la professione del TSRM da un lavoro a una vera e propria vocazione.
In questo contesto di profondo cambiamento, le varie associazioni professionali e la Federazione Nazionale Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (FNO TSRM e PSTRP) sono chiamate a giocare un ruolo decisivo. Tra queste, l’Associazione Italiana Tecnici di Radiologia in Tomografia Computerizzata (AITeRTC) sta già svolgendo un ruolo cruciale nel promuovere l’innovazione. Concentrandosi su una tecnologia in rapida evoluzione come la tomografia computerizzata, AITeRTC può accelerare l’integrazione di tecnologie emergenti, offrendo ai TSRM nuove opportunità di formazione e crescita professionale, contribuendo così a rendere la professione sempre più dinamica e all’avanguardia. Non si tratta di far “emergere” l’associazione, ma di continuare a consolidare il suo ruolo come punto di riferimento per il settore.
Il cammino che ci attende non è privo di ostacoli. Richiederà impegno, visione e, soprattutto, la volontà di abbracciare il cambiamento. Ma la posta in gioco è troppo alta per rimanere inerti. Non si tratta solo del futuro di una professione, ma della qualità stessa della sanità italiana. Ogni scansione, ogni diagnosi, ogni vita salvata grazie all’expertise di un TSRM è una testimonianza del valore inestimabile di questa professione. È giunto il momento di onorare questo valore non solo con le parole, ma con azioni concrete e coraggiose.
Il futuro della radiologia medica in Italia è nelle nostre mani. Possiamo scegliere di essere spettatori passivi di un declino, o architetti audaci di un rinascimento. La scelta è nostra, e il momento di agire è ora. Insieme, possiamo trasformare la crisi in opportunità, ridisegnando non solo una professione, ma il futuro stesso della sanità italiana. Il viaggio inizia oggi, e ognuno di noi ha un ruolo da giocare in questa straordinaria avventura di rinnovamento e crescita.
Giuseppe Scappatura TSRM presso la UOC di Radiologia del GOM di Reggio Calabria