Lettere al Direttore
Alcune perplessità sulla figura del mediatore nei pronto soccorso
di Marco PingitoreGentile direttore,
in risposta alla lettera pubblicata su Quotidiano Sanità il 4 febbraio 2025, vorrei esprimere alcune perplessità sulla proposta di introdurre la figura del mediatore nei pronto soccorso.
La figura del mediatore rinvia a due parti confliggenti e paziente e medico non sono e non devono essere in conflitto. Il problema non è la mancanza di di una figura di filtro tra medico e paziente, ma la mancanza di formazione dei medici in tema di consenso informato secondo i principi della L. 219/17. I medici dovrebbero essere in grado di spiegare ai pazienti la loro condizione e le loro opzioni di trattamento in modo chiaro e comprensibile, e dovrebbero essere in grado di farlo in modo empatico e rispettoso.
Inoltre, la figura del mediatore sarebbe un ulteriore costo per il sistema sanitario nazionale, che potrebbe essere utilizzato per assumere più personale medico e infermieristico o per migliorare le strutture ospedaliere.
Invece di introdurre la figura del mediatore, dovremmo investire sulla formazione dei medici in tema di consenso informato. Questo migliorerebbe la comunicazione tra medici e pazienti e ridurrebbe il rischio di aggressioni al personale sanitario.
Se proprio si potesse investire in nuovo personale, sarebbe fondamentale la figura dello psicologo in ogni pronto soccorso anche per assistere i familiari dei pazienti. Questo aiuterebbe a ridurre lo stress e l'ansia dei familiari e migliorerebbe la loro capacità di affrontare la situazione.
La proposta di introdurre la figura (non meglio definita) del mediatore sarebbe inutile e costosa. Invece di introdurla, dovremmo investire sulla formazione dei medici in tema di consenso informato e sull'introduzione della figura dello psicologo in ogni pronto soccorso.
Marco Pingitore
Dirigente Psicologo CSM Mesoraca (ASP Crotone)