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QS Edizioni - sabato 20 aprile 2024

Lettere al Direttore

Riflessioni sulla prima conferenza nazionale sulla fragilità

di Laila Perciballi
10 dicembre - Gentile Direttore,
ha debuttato a Firenze, lo scorso 27 novembre, la prima Conferenza Nazionale sulla Fragilità, nell'ambito del 14° Forum Risk Management in Sanità, collocandosi in un perfetto contenitore dato che il Forum, con il suo titolo “ la sanità che cambia”, si è posto l’ambizioso obiettivo di contribuire a rivisitare e salvaguardare i principi fondanti del Sistema Sanitario Nazionale: Universalismo e Solidarietà.

E proprio sul concetto di solidarietà si sono innescati a pieno titolo i diritti dei soggetti fragili e la relazione di questi ultimi con i professionisti della salute. Il professor Paolo Cendon - di cui sono allieva e collaboratrice dal 1996 - ha aperto la Conferenza con la sua Lectio Magistralis sui diritti fondamentali, sulla necessità di “svecchiare” l’ordinamento da figure giuridiche che “annientano” la persona come l’interdizione, di cambiare dunque il Codice civile sull’amministrazione di sostegno, di ritoccare la legge sul "dopo di noi" dando effettività al progetto di vita ed infine di far nascere il “patto di rifioritura” (strumento giuridico per la tutela delle persone fragili).

Concetti ribaditi anche durante la sessione toscana coordinata dalla nota psichiatra Gemma Brandi, che ha spiegato l'utilità della “coazione gentile”: le situazioni più difficili da trattare talora hanno l'esigenza di essere affrontate con forza. La forza non è mai violenza, la forza è gentile perché ha a che fare con il non abbandonare le persone al proprio destino. Questa è la formula più generosa per occuparsi degli altri ma è faticosa e richiede strumenti. Insomma, questioni che riguardano da vicino il mondo sanitario perché spesso i fragili sono soggetti con gravi patologie, dagli schizofrenici, ai ludopatici, ai tossicodipendenti, alle persone affette da malattie neurodegenerative, alle vittime di volenza, agli anziani.

È stata ricca di contenuti la Prima Conferenza Nazionale sulla Fragilità  promossa dalla Federazione degli Ordini TSRM e PSTRP e dalla Simedet, Società italiana di Medicina diagnostica e terapeutica.

Si è presentato il progetto “deontologia, etica e responsabilità professionale quali comune ‘codice’ denominatore” che ha preso il via grazie alla sfida lanciata proprio nella Fortezza da Basso, lo scorso anno, ad Alessandro Beux, presidente delle Professioni Sanitarie.

Istituendo la Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione  ( FNO TSRM PSTRP), si è detto al Forum, la legge Lorenzin ha portato l’ "ordine" dove c’era il "disordine", ha  creato nuove opportunità per una migliore  relazione tra i cittadini, gli operatori e gli esercenti le professioni sanitarie. E, se c’è un unico ORDINE - che quale Ente sussidiario dello Stato tutela le professioni e vigila sulla corretta formazione e contro l’abusivismo - DEVE ESSERCI UN UNICO CODICE.

Ebbene, nel corso di pochi mesi, il progetto Codice Etico ha già bruciato numerose tappe: istituendo un gruppo di lavoro con un rappresentante per ogni professione sanitaria, dando luogo a diversi incontri, partecipando a molteplici convegni e raccogliendo materiale etico, deontologico e normativo nazionale, europeo ed internazionale, creando un decalogo di 10 parole chiavi che costituiscono la “spina dorsale” del cammino intrapreso.
 
Dunque, si arriverà al traguardo del CODICE UNICO passo dopo passo così come si  è giunti alla riforma sulla sicurezza delle cure della legge Gelli (legge 24/2017) e come si è approdati alla riforma ordinistica con la legge Lorenzin ( legge 3/2018).

“Insieme si può fare”: questo era l’obiettivo della Conferenza che sembra essere stato centrato alla luce delle parole espresse dal Presidente Alessandro Beux, della Federazione degli Ordini TSRM e PSTRP, dal Presidente Antonio Bortone, in rappresentanza di tutti coloro che lavorano nel mondo delle professioni sanitarie, dal Presidente Filippo Anelli in rappresentanza delle professioni mediche ed odontoiatriche FNOMCeO, dalla VicePresidente Silvia Vaccari in rappresentanza della Federazione degli ostetrici e delle ostetriche, dal tesoriere GIANCARLO CICOLINI, in rappresentanza della Federazione degli infermieri, e dal Presidente Gianmario Gazzi in rappresentanza degli assistenti sociali.

Grande soddisfazione per la strada intrapresa alla Conferenza dove tutti i partecipanti hanno condiviso la necessità di una piattaforma comune che ponga al centro la persona anche mediante la condivisione di un codice etico unico ed unitario tra FNO TSRM PSTRP, FNOMCEO, alla FNOPI, ed alla FNOPO, ed al CNOAS.

La formazione dei professionisti sanitari sin dall’Università - sulla sicurezza delle cure, sulla corretta modalità di comunicazione, sull’etica e sulla deontologia, sulla responsabilità, sulla lotta all’abusivismo - si è sostenuto possa dar luogo ad una modifica dei comportamenti con significativo miglioramento delle inter-relazioni tra gli stessi professionisti della salute, nonché tra loro ed i cittadini. Insomma, si è da più parti auspicato un miglioramento nei rapporti tra la sfera dei soggetti indeboliti dalla necessità di cure, e quella decisamente articolata delle Federazioni accomunate da spirito di servizio e complementarietà “sotto il grande cielo” delle fragilità.

 
Insieme si può fare!

La Conferenza ha dimostrato come sia possibile lavorare insieme per realizzare quello che al Forum è stato chiamato un “Nuovo Rinascimento Tecnologico in Sanità e Nuovo Umanesimo”. In questa giornata le professioni – il mondo medico, sanitario, istituzionale, accademico, giuridico ed anche notarile – si sono confrontate per affinare gli strumenti che consentano di prendersi cura a tutto tondo delle persone, soprattutto quelle più esposte.


Ebbene, in una fase di straordinarie scoperte nella ricerca e nelle tecnologie applicate alla sanità è stato ribadito il "bisogno di una nuova frontiera etica e valoriale in medicina, riscoprendo professionalità, competenza e in sintesi "una medicina “mite” che serva davvero alla persona, che sappia riconoscere anche il “limite” nel valutare efficacia, appropriatezza, esiti e costi delle cure di assistenza".


La Prima Conferenza Nazionale sulla Fragilità, che ha raggiunto il pieno di adesioni con un gran numero di professionisti e cittadini collegati in diretta streaming, ha concretizzato la necessità di creare un laboratorio permanente - anche in senso artistico, dando voce alla pittrice Alessandra Palombo che con i suoi dipinti conferma il valore terapeutico dell’arte -, uno spazio che consenta di lavorare tutti insieme, con etica deontologia e responsabilità, per garantire il diritto alla salute individuale e collettiva, per assicurare un futuro al nostro Servizio Sanitario Nazionale.

Futuro che, se queste sono le premesse, appare finalmente possibile, perché i protagonisti della Sanità diventano parti attive nel percorso valoriale, soprattutto di fronte alla fragilità. Siamo tutti fragili o lo diventeremo. Anche per questo, insieme a Fernando Capuano,  quali ideatori e  responsabili scientifici dell’iniziativa, si comunica che la Conferenza Nazionale della Fragilità sarà un appuntamento annuale per verificare che i diritti di chi ci circonda non siano trascurati ma tutelati.
 
Avv. Laila Perciballi
Referente per le relazioni con la cittadinanza e la promozione dei valori della FNO TSRM PSTRP
10 dicembre 2019
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