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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Regioni e Asl - Lombardia

Riforma sanità lombarda. Lunedì 19 luglio via libera in Giunta

immagine 16 luglio - Monti all’Ansa: “Il 27 ottobre la legge sarà votata in Commissione Sanità e un mese dopo in Consiglio regionale, per essere operativa dal primo gennaio del 2022. Ci saranno gli investimenti in tecnologia e telemedicina, con risorse importanti che arriveranno sia dal Pnrr (circa 1 miliardo di euro)”. La realizzazione “di un centinaio di ospedali di comunità e di circa 250 poliambulatori, non si chiameranno case della salute”
È atteso per lunedì 19 luglio il via libera al testo di legge di riforma della sanità da parte della Giunta regionale della Lombardia.

È quanto emerso durante gli Stati generali della Salute in Lombardia che si sono tenuti il 14 luglio ad Albizzate, in provincia di Varese, evento al quale hanno partecipato il vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Letizia Moratti e il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Emanuele Monti.

“La legge è la sintesi degli spunti che sono arrivati durante le audizioni di queste settimane in commissione Sanità. I soggetti auditi sono stati oltre 150”, ad Albizzate “abbiamo ribadito che apriremo agli stessi stakeholder la possibilità di presentare modifiche e miglioramenti alla legge, e questo entro il 6 settembre”, ha spiegato all’ANSA Monti, sottolineando che la parola chiave del percorso sarà “ascolto”.

Secondo la roadmap della Regione, ha precisato Monti, “il 27 ottobre la legge sarà votata in Commissione Sanità e un mese dopo in Consiglio regionale, per essere operativa dal primo gennaio del 2022”.

Quanto ai contenuti della riforma, “la vicepresidente Moratti - ha proseguito il consigliere - ha parlato di sanità di prossimità affiancata all’eccellenza ospedaliera lombarda: nel concreto significa fare in modo che gli specialisti operino non soltanto negli ospedali ma che portino il loro contributo sul territorio. Questo con un nuovo ruolo dei distretti, che diventeranno erogatori di servizi e più piccoli. Oggi in Lombardia ne abbiamo uno ogni 300 mila abitanti, la nuova legge ne prevederà uno ogni 100 mila, quindi significa che si moltiplicheranno per tre”.

Poi “ci saranno gli investimenti in tecnologia e telemedicina, con risorse importanti che arriveranno sia dal Pnrr (circa un miliardo di euro) sia da un’integrazione del Fondo sanitario regionale della quale si sta discutendo con il Ministero”. Il piano della Regione prevede anche la realizzazione sul tutto il territorio lombardo, secondo un cronoprogramma che sarà definito con successivi provvedimenti, “di un centinaio di ospedali di comunità e di circa 250 poliambulatori, che però – conclude Monti - non si chiameranno case della salute. Vogliamo cambiare il nome e lo faremo aprendo un concorso di idee tra le scuole di design lombarde”.
16 luglio 2021
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