La terza domenica di novembre, quest’anno il 17, si celebra, ogni anno, la “Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada”. In Italia la ricorrenza è stata istituita e formalizzata con legge 29 dicembre 2017, n. 227 come “Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada”, doveroso riconoscimento per il costante impegno sulla tematica da parte dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada, aderente alla Federazione Europea delle Vittime della Strada.
In occasione di questa “giornata dedicata”, per fare una riflessione in tema di sicurezza stradale anche attraverso i dati, il Settore Epidemiologia Aziendale propone uno
“speciale PASSI” con i dati raccolti dalla voce diretta dei cittadini, attraverso le interviste telefoniche del Sistema di sorveglianza di popolazione Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia).
“Nell’Asl Cn1 – spiega la responsabile
Maria Teresa Puglisi – anche se il 6% degli intervistati ha comunque dichiarato di aver guidato un’auto o una moto negli ultimi 30 giorni, entro un’ora dal consumo di 2 o più Unità Alcoliche, il dato è inferiore, anche se di poco, a quello regionale (7%). L’utilizzo della cintura anteriore è riferito quasi dalla totalità degli intervistati (96%), mentre la cintura posteriore è utilizzata soltanto dal 42% dei soggetti. Anche se per la proporzione di soggetti che riferiscono l’utilizzo di questi due dispositivi è superiore a quella regionale (rispettivamente 93% e 30%), l’abitudine deve essere incentivata”.
Con la sorveglianza Passi si rileva anche l’utilizzo di seggiolini e/o adattatori per il trasporto in auto di bambini:t ra chi ha dichiarato di vivere con bambini di 0-6 anni, il 16% ha difficoltà nell’utilizzare questi dispositivi di sicurezza.