Approvato in Consiglio regionale del Piemonte, con 40 voti favorevoli, il Testo unificato sui servizi funebri. Il provvedimento introduce la possibilità di trasportare una salma a feretro aperto dal luogo del decesso, non solo ad una casa funeraria ma anche presso un’abitazione privata, purché ciò avvenga nel rispetto delle disposizioni di legge. Sarà anche possibile che il defunto possa essere traslato presso l'obitorio, il servizio mortuario delle strutture ospedaliere o presso le apposite strutture adibite al commiato, nel caso in cui il decesso avvenga in abitazioni inadatte per l'osservazione o vi sia espressa richiesta degli stessi familiari, entro ventiquattro ore dal decesso e indipendentemente dall’accertamento di morte.
Con un emendamento della Lega, è poi stato innalzato da 3mila a 5mila abitanti il limite demografico per i Comuni che potranno applicare la deroga per l’incompatibilità tra gestione dei servizi cimiteriali e gli operatori privati del settore.
“Soddisfazione” da parte dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, secondo il quale alcuni aspetti del provvedimento rappresentano “significativi passi avanti sulla strada della civiltà”, ad esempio, “la possibilità offerta alle famiglie di scegliere se portare il loro caro defunto nelle strutture del commiato, oppure a casa, anche a cassa aperta, nei casi consentiti dalla normativa vigente”, si legge in una nota diramata dall'assessorato.