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QS Edizioni - giovedì 28 marzo 2024

Regioni e Asl - Provincia Autonoma di Trento

Trento. Il 16 dicembre sciopero dei sindacati del pubblico impiego

di Endrius Salvalaggio
immagine 7 dicembre - Fallito l’incontro con il Prefetto per il tentativo di conciliazione, i sindacati proclamano la giornata di protesta. Al centro della vicenda il mancato rinnovo del contratto del pubblico impiego provinciale per gli anni 2019-2021. “Il giorno del tentativo di conciliazione, la Giunta Fugatti ha inviato due funzionari senza alcun mandato per aprire una trattativa”, dichiarano Fp Cgil, Flc Cgil, Cisl Fp, Cisl Scuola, Uil Fpl Sanità, Fenalt, Nursing Up e Satos del Trentino
E’ confermato: tra le sigle sindacali Fp Cgil, Flc Cgil, Cisl Fp, Cisl Scuola, Uil Fpl Sanità, Fenalt, Nursing Up Provincia Trento e Satos del Trentino e la Provincia autonoma di Trento è rottura. E’ stata formalizzata la proclamazione dello sciopero di tutto il pubblico impiego, tranne che per il comparto della scuola, che comunque parteciperà alla mobilitazione con la proclamazione di proprie assemblee. Lo sciopero è per l’intera giornata del prossimo 16 dicembre dopo la fumata nera dello scorso 22 novembre, nel tentativo di conciliazione avanti il prefetto di Trento. La vertenza vede al centro il mancato rinnovo del contratto per il triennio 2019-2021.

“Avevamo affermato la scorsa volta che, da quanto si apprendeva dal disegno di legge di stabilità per il 2022 – specificano le sigle sindacali coinvolte - i fondi messi a disposizione valgono per il CCPL 2022-2024, mentre per il triennio 2019-2021 è previsto come aumento strutturato solamente la vacanza contrattuale del 0,7%, che porterebbe in più in busta 20,00 euro medi mensili lordi; zero risorse strutturali destinate all’ordinamento professionale e sistema di classificazione, proroga dei contratti “Covid”, enti locali e sanità, indennità di funzione per i professionisti della sanità. A questo punto la proclamazione dello sciopero è stata inevitabile considerato che il giorno del tentativo di conciliazione, la giunta Fugatti ha inviato due funzionari senza alcun mandato per aprire una trattativa”.

Nonostante la distanza fra le OO.SS del pubblico impiego e la Provincia autonoma di Trento, gli operatori sanitari non sono mancati di impegno e professionalità, tant’è vero che in Azienda sanitaria le valutazioni da parte di “Accreditation Canada” e “Joint commission international, sono state eccellenti, così come tutte le valutazioni del pubblico impiego trentino. Per il risultato raggiunto, l’Assessora Stefania Segnana ha speso parole di ringraziamento a mezzo stampa per tutti gli operatori sanitari, “ma poi nella realtà dei fatti – dicono Luigi Diaspro (Fp Cgil), Cinzia Mazzacca (Cgil Flc), Giuseppe Pallanch (Cisl Fp), Stefania Galli (Cisl scuola), Giuseppe Varagone (Uil Fpl sanità), Maurizio Valentinotti (Fenalt) Cesare Hoffer (Nursing up prov.Trento)  ed Ennio Montefusco (Satos) -  le uniche figure che hanno avuto una previsione di riconoscimento economico aggiuntivo, oltre ai consiglieri regionali, sono stati il direttore del dipartimento provinciale della salute e politiche sociali ed il direttore generale dell’azienda sanitaria. La politica trentina ha elogiato i dipendenti della sanità, premiando però solamente i dirigenti apicali pubblici e dimenticandosi dei contratti di tutte le altre figure del pubblico impiego, che hanno profuso impegno e professionalità, in particolar modo durante la pandemia”.

I sindacati parlano di “ingiustizia e disuguaglianza, visto che nel resto del paese i contratti pubblici si stanno rinnovando. C’è dunque il concreto rischio di un gap retributivo, giuridico e professionale che penalizzerebbe e dequalificherebbe definitivamente il sistema pubblico trentino”.

Ribadiscono le sigle sindacali, che la proclamazione dello sciopero è “inevitabile” non solo per una questione di un rinnovo contrattuale sotto il profilo economico; è il mancato riconoscimento che più tocca le corde della dignità del ruolo e della persona: “E’ come se venisse negata la stessa funzione sanitaria, sociale ed educativa che di fatto stiamo svolgendo a favore del cittadino”, concludono le otto sigle sindacali del pubblico impiego della Provincia autonoma di Trento.

Endrius Salvalaggio
7 dicembre 2021
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