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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Regioni e Asl

Pma. In Veneto nasce Rete regionale, Lanzarin: “Risposta articolata e moderna per tutelare la fertilità”

immagine 13 luglio - L’ossatura della rete si compone delle strutture pubbliche e private accreditate secondo un modello hub and spoke. I centri di PMA (Hub) sono: Ulss 1- Pieve di Cadore; Ulss 2 – Conegliano; Ulss 2-Oderzo; Ulss 5 –Trecenta; Ulss 6 –Cittadella; Ulss 7 -Santorso. I centri di PMA di primo livello (Spoke) sono i seguenti: Ulss 1 (Osp. di Feltre); Ulss 2 (Osp. di Castelfranco); Ulss 3 (Osp. di Dolo); Ulss 4 (Osp. di Portogruaro); Ulss 9 (Osp. Sacro Cuore Don Calabria). Prevista l’istituzione di una Cabina di Regia.
Con una delibera proposta dall’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, la Giunta veneta ha deciso di istituire la Rete Regionale per la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), che sarà strutturata sul territorio in Centri Hub Regionali, Centri Hub, Centri Spoke e Ambulatori di prossimità. 

“Con questo provvedimento – dice la Lanzarin – puntiamo a migliorare ulteriormente la qualità e la sicurezza dei percorsi assistenziali per la prevenzione e cura dell’infertilità. E’ una rete articolata e improntata all’efficienza e alla diffusione sul territorio che la sanità veneta offre a tante coppie che soffrono, anche con implicazioni psicologiche importanti sia per la donna che per l’uomo. Saranno fornite risposte qualificate per la tutela della fertilità, anche con interventi di prevenzione e diagnosi precoce per curare le malattie dell’apparato riproduttivo e ripristinare la fertilità naturale o adottare l’approccio più corretto per poter ottenere la gravidanza. E’ fondamentale intervenire tempestivamente su entrambi i partner, non solo con una diagnosi precoce, ma anche con un progetto per promuovere la consapevolezza sulla salute riproduttiva e, a chi lo richieda, garantisca uno screening sulla capacità riproduttiva”.

L’ossatura della rete si compone delle strutture pubbliche e private accreditate operanti nel territorio e tra loro interconnesse. Nel rispetto del modello delineato con l’ultimo piano socio sanitario, il sistema è caratterizzato da centri hub and spoke.

“I Centri di medicina della Riproduzione (HUB regionali) - spiega la Regione - sono individuati nelle Aziende ospedaliere universitarie di Padova e Verona, che sono in grado di fornire tutte le prestazioni medico-chirurgiche, comprese le tecniche più evolute anche attraverso collegamenti funzionali”.

I Centri di PMA (Hub) sono i seguenti: Ulss 1- Pieve di Cadore; Ulss 2 – Conegliano; Ulss 2-Oderzo; Ulss 5 –Trecenta; Ulss 6 –Cittadella; Ulss 7 -Santorso

I centri di PMA di primo livello (centri SPOKE) sono i seguenti: Ulss 1 (Osp. di Feltre); Ulss 2 (Osp. di Castelfranco); Ulss 3 (Osp. di Dolo); Ulss 4 (Osp. di Portogruaro); Ulss 9 (Osp. Sacro Cuore Don Calabria)

Gli Ambulatori di prossimità sono individuati sia nelle strutture pubbliche e private accreditate con competenze multidisciplinari, che fanno riferimento ai centri hub prossimi territorialmente. Ciascuna Ulss può individuare le strutture pubbliche e accreditate appropriate. 

Il ruolo dei centri HUB è quello di seguire tutto il percorso dell’infertilità di coppia nonché le tecniche di livello I (specialistica ambulatoriale), II (chirurgia ambulatoriale) e III (chirurgia con ricovero) omologhe ed eterologhe.

Nella delibera istitutiva della Rete, vengono indicati in dettaglio anche i criteri di inclusione ed esclusione alle tecniche di PMA.

La delibera prevede inoltre l’istituzione di una Cabina di Regia con il compito di verificare la qualità, la sicurezza e l’appropriatezza degli interventi assistenziali di PMA. Avrà durata triennale, rinnovabili e sarà composta da: Direttore programmazione sanitaria regionale o suo delegato; 3 ginecologi con almeno 5 anni esperienza in Medicina della Riproduzione; 1 Biologo embriologo con almeno 2 anni esperienza nel settore; 1 ostetrica/infermiera.
13 luglio 2022
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