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QS Edizioni - giovedì 18 aprile 2024

Regioni e Asl

Covid. Con la pandemia cresce la spesa delle Regioni per i consulenti esterni: sfiorati i 900 mln di euro

di Luciano Fassari
immagine 20 luglio - Rispetto al 2019 l’incremento è stato elevatissimo: +43%. Le spese più alte in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto (che le hanno quasi raddoppiate), Campania e Lazio. In controtendenza solo le Province autonome di Trento e Bolzano e la Valle d’Aosta. Ecco l’analisi di Quotidiano Sanità sui dati Agenas.

Circa 879 mln di euro di spese per consulenze in sanità per le Regioni italiane. È questa la cifra monstre che emerge da un’elaborazione di Quotidiano Sanità su dati Agenas relativi al 2020, l’anno della pandemia.

Sarà stata la pandemia e la necessità di appellarsi a consulenti esterni ma sta di fatto che rispetto al 2019 la crescita di questa voce di spesa è stata enorme: il 43% in più rispetto ai circa 614 mln di euro spesi l’anno precedente.

Una crescita che ha riguardato tutte le Regioni tra Pa Bolzano, Pa Trento e Valle d’Aosta. Ad aver speso di più è la Lombardia: nel 2020 circa 164 mln (il 44,6% in più rispetto al 2019). A seguire troviamo l’Emilia Romagna che ha speso per i consulenti 112 mln (ben il 93,9% in più in confronto all’anno precedente). Spesa quasi raddoppiata anche in Veneto con 95 mln (l’85,4% in più). Più contenuto l’aumento registrati nel Lazio: per le consulenze sono stati spesi nel 2020 circa 77 mln (il 16,3% in più). Costi alti in Campania con 98 mln (+13,2%) e anche in Piemonte che ha speso 59 mln (ben il 73,8% in più rispetto all’anno prima). Incrementi anche in Sicilia (+37,2%) Toscana (+34,6%), Umbria (+59,7%), Marche (+40,2%), Molise (+23,9%), Sardegna (+33,1%), Liguria (+42,9%), Friuli Venezia Giulia (+30,3%) e Basilicata (+0,6%).

Numeri dunque che lasciano poco spazio a commenti salvo notare come con quasi 900 mln di euro quante assunzioni si sarebbero potute fare?


Elaborazione Quotidiano Sanità su dati Agenas

L.F.

20 luglio 2022
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