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QS Edizioni - sabato 21 giugno 2025

Regioni e Asl

Napoli, specializzando aggredito dal marito di una paziente. Ordini e sindacati professionali: “Ora basta” 

immagine 28 maggio - È accaduto al Policlinico Federico II. Il giovane medico sarebbe stato colpito alle spalle con violenza, tanto da cadere e riportare traumi facciali, una frattura orbitale e un ematoma cerebrale. Omceo e Cao Napoli: “Atto vile, non isolato e e inaccettabile”. Anaao Campania: “È tempo di dire basta, la sicurezza di chi cura non è negoziabile”.
Ancora un episodio di aggressione in sanità. Vittima, stavolta, un medico specializzando del reparto di chirurgia orale del Policlinico Universitario Federico II di Napoli, colpito dal marito di una paziente mentre era seduto, con le spalle al muro, intento a scrivere una prescrizione medica. Lo specializzando, secondo quanto riferito dall’Anaao Assomed Campania, è stato “colpito alle spalle con violenza inaudita” e avrebbe riportato “traumi facciali importanti, una frattura orbitale e un ematoma cerebrale”.

“Ci troviamo di fronte a un episodio intollerabile – commenta in una nota il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, Bruno Zuccarelli –. Un atto di violenza vile, perpetrato contro un medico che stava svolgendo il proprio lavoro con dedizione e professionalità. Questo fatto non è isolato: è l’ennesima dimostrazione di come i nostri medici siano sempre più spesso esposti a rischi inaccettabili nei luoghi di cura. È indispensabile che lo Stato garantisca sicurezza reale a chi opera in prima linea. Non si può più aspettare”.

“Siamo profondamente scossi da quanto accaduto – dichiara il presidente dell’Albo degli Odontoiatri di Napoli, Pietro Rutigliani -. L’aggressione ha colpito un giovane odontoiatra, impegnato nel suo percorso formativo e professionale. Episodi del genere non solo mettono a rischio l’incolumità dei medici, ma minano il senso stesso della cura. Chi lavora per il bene dei pazienti non può diventare bersaglio di rabbia e frustrazione. Servono misure immediate e concrete, a tutela della dignità e della sicurezza di tutti gli operatori sanitari”.

L’Ordine dei Medici di Napoli e l’Albo degli Odontoiatri chiedono con urgenza: il rafforzamento dei sistemi di sicurezza nei presidi ospedalieri, l’applicazione rigorosa delle leggi a tutela del personale sanitario e una campagna di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza nei luoghi di cura. “La violenza contro un medico è una violenza contro l’intera comunità. Non può e non deve essere tollerata”.

Un appello che arriva anche dall’Anaao Assomed Campania. “Non possiamo più limitarci all’indignazione. La misura è colma. Questo ennesimo episodio dimostra quanto i medici, in particolare i più giovani, siano diventati bersagli indifesi in un sistema che non è più in grado di garantire la loro sicurezza”.

Per Maurizio Cappiello, vicesegretario regionale della Campania, per il quale “la sanità campana non può continuare a funzionare sulle spalle della dedizione dei professionisti, lasciati soli a fronteggiare rabbia sociale, frustrazione e violenza”.

Per l’Anaao Campania, l’aggressione avvenuta al Policlinico, struttura simbolo della formazione universitaria e della sanità pubblica, è un segnale “inquietante. Colpire un medico mentre sta svolgendo il proprio lavoro non è solo un reato, è un attacco a tutto il sistema sanitario pubblico”.

Nel mese di aprile Anaao Assomed Campania ha denunciato con forza il problema delle aggressioni dopo aver realizzato un report sulle inadempienze delle Direzioni Generali proprio in merito alla sicurezza. Emerge da quel report che quasi nessun direttore generale si è costituito parte civile a seguito di episodi di violenza. È accaduto solo quattro volte: Asl di Salerno, Santobono, Villa Betania e Asl Napoli 3 Sud. La situazione non migliora considerando la presenza di telecamere nei pronto soccorso. Anaao Assomed Campania esprime piena solidarietà al collega ferito e a tutto il personale sanitario del Policlinico Federico II, da tempo costretto a operare in condizioni difficili e ora anche sotto minaccia fisica: “È tempo di dire basta, la sicurezza di chi cura non è negoziabile”.
28 maggio 2025
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