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QS Edizioni - martedì 16 aprile 2024

Regioni e Asl

Puglia. Arrestato medico accusato di violenza sessuale su 5 pazienti. La Asl: “Siamo sconvolti” 

immagine 15 novembre - Erano andate dal medico per un problema alla spalla, all'addome, allo sterno e, in un caso, addirittura a un tallone. Ma si erano viste sottoposte a palpeggiamenti e vere e proprie visite ginecologiche non necessarie. In alcuni casi il medico, che lavora nell'ospedale di Manfredonia, aveva addirittura prospettato alle pazienti la possibile sussistenza di malattie inesistenti allo scopo di indurre in loro uno stato di shock e confusione che gli permettesse di approfittare con più facilità di loro. Il Dg Piazzolla: “Se le accuse confermate, si tratterebbe di comportamenti gravissimi e deplorevoli”.
Arrestato un medico dell’ospedale di Manfredonia in provincia di Foggia accusato di violenza sessuale su cinque pazienti . Lo rende noto la polizia spiegando che dalle indagini è emerso come “nel corso degli accertamenti sanitari condotti nei confronti di sue pazienti presso l’Ospedale di Manfredonia”, il medico, “abusando della loro condizione di inferiorità psichica derivante dal rapporto di dipendenza psicologica paziente-sanitario, le costringeva a subire atti sessuali contro la loro volontà”. L’uomo è agli arresti domiciliari e per lui è stato disposto anche il divieto di esercitare la professione medica per sei mesi.

Nell’ordinanza, emessa dal GIP del Tribunale su richiesta della Procura che ha diretto le indagini, vengono contestati al professionista cinque episodi di violenza sessuale, commessi tra il 2004 ed il 2019, aggravati dalla circostanza di essere stati commessi da un incaricato di pubblico servizio nell’esercizio delle proprie funzioni.

In particolare, il medico, riferisce la nota della Polizia, “in alcuni casi prospettava la possibile sussistenza di patologie che in realtà erano inesistenti, e ciò al fine di provocare uno stato di choc tale da rafforzare l’affidamento in lui da parte delle pazienti, ovvero utilizzava la scusa di dover effettuare particolari approfondimenti diagnostici, specie con l’utilizzo di un ecografo, di cui in realtà non c’era bisogno, o che comunque erano inconferenti rispetto alle reali necessità”.

“Con tali espedienti - si legge nella nota della Polizia - induceva le donne a spogliarsi, approfittando per palpeggiarne i seni e i glutei o sfregando i propri genitali sui loro corpi. In alcuni casi, quasi come se si trattasse di una vera e propria visita ginecologica, le toccava nelle parti intime anche penetrandole con le dita, lì dove invece le pazienti si erano a lui rivolte per eseguire accertamenti su parti corporee del tutto diverse come una spalla, l’addome, lo sterno e, in un caso, addirittura un tallone".

C’è “sconcerto” alla Asl di Foggia per la vicenda, appresa dagli organi di stampa. “Solo oggi – commenta in una nota il Direttore Generale Vito Piazzolla - siamo venuti a conoscenza della vicenda che ci lascia sconvolti. Se alla fine del percorso giudiziario le accuse addebitate dovessero essere confermate si tratterebbe di comportamenti gravissimi e deplorevoli, che nessuna società civile può tollerare”.

La Direzione Generale fa sapere di avere già incaricato la Direzione Sanitaria Aziendale di avviare tempestivamente una indagine interna per accertare i fatti e attivare la Commissione Disciplina. “Il Direttore Generale, pertanto, nell’esprimere la consueta massima fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, annuncia che sarà dato corso, con assoluta fermezza, a tutti gli adempimenti amministrativi e ai provvedimenti previsti, ove ne ricorressero i presupposti di legge.  Questo, anche a tutela dell’immagine dell’Azienda, gravemente lesa, e di tutti i dipendenti che vi operano con serietà e diligenza, nel rispetto della persona e del diritto alla salute” conclude la nota della Asl.
15 novembre 2019
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