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QS Edizioni - martedì 23 aprile 2024

Regioni e Asl - Sardegna

Approvato l’assestamento di bilancio. Stanziati 8,8 milioni di euro per il programma ‘Ritornare a casa’

di Elisabetta Caredda
immagine 3 dicembre - Solinas: “Abbiamo reso pluriennale il Fondo per la non autosufficienza autorizzandone in anticipo l’ammontare per agevolarne l’utilizzo da parte dei Comuni”. Nieddu: “Sono circa 3.600 le persone inserite nel programma ‘Ritornare a casa’ e 40 mila i piani personalizzati assistenziali”. Cocco: “E’ un’ottima decisione condivisa anche dalla Commissione sanità”. Cuccu: “Un’iniziativa essenziale ancor più con l'emergenza sanitaria in corso”.
E’ stato approvato dall’Aula del Consiglio regionale della Sardegna nell’ultimo di novembre il DL 224/A sull’“Attuazione dell’Accordo Quadro del 20 luglio 2020 tra il Governo e le autonomie speciali relativo al ristoro delle minori entrate a seguito dell’emergenza Covid-19 e ulteriori variazioni di bilancio”. Nella stessa seduta l’Assemblea legislativa ha inoltre approvato il bilancio consolidato della Regione Sardegna per l’esercizio 2019, una variazione al bilancio interno del Consiglio regionale e due ordini del giorno sul personale precario dei Consorzi di Bonifica e sul mantenimento e la funzionalità degli investimenti e la densità del tessuto produttivo, messi a rischio dal Covid.

In questo assestamento di bilancio DL 224/A che ha avuto l’ok dall’Aula con 31 voti a favore e 19 astenuti, su 50 presenti, con un emendamento proposto dalla Giunta sono state individuate risorse aggiuntive per un valore di 8 milioni e 890 mila euro a favore della misura ‘Ritornare a casa’ e dei piani personalizzati per la disabilità grave previsti dalla Legge 162 del 1998.

Soddisfatto il Presidente della Regione Christian Solinas: “Pur con la necessità di dare risposte immediate per fronteggiare l’emergenza Covid, non abbiamo dimenticato o messo in secondo piano le persone fragili e le loro famiglie. La Regione stanzia ogni anno 231 milioni di euro per il Fondo per la non autosufficienza, una dotazione che, per la prima volta, abbiamo deciso di rendere pluriennale autorizzandone in anticipo l’ammontare in modo da consentire una migliore e più efficiente programmazione e aiutare i Comuni del nostro territorio in prima linea, anche attraverso gli ambiti Plus e il supporto del sistema sanitario regionale, nella gestione di queste importanti misure e nell’individuazione dei beneficiari all’interno delle proprie comunità”.

“Un importante segnale d’attenzione per chi soffre a causa di gravi disabilità” - dichiara l’Assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu. “Oggi in Sardegna – prosegue l’Assessore – sono circa 3.600 le persone inserite nel programma ‘Ritornare a casa’, finalizzato al sostegno dell’assistenza domiciliare delle persone non autosufficienti. Una misura di grande rilievo, soprattutto ora in ragione dell’attuale emergenza sanitaria. Sono infatti circa 40 mila i piani personalizzati assistenziali attivati con la Legge 162. In più, oltre ai quasi 9 milioni di euro individuati nell’assestamento di bilancio, abbiamo previsto un ulteriore stanziamento annuale di 2,5 milioni di euro per potenziare il funzionamento strutturale degli ambiti Plus”, conclude Nieddu.

Esprime soddisfazione anche il vice presidente della Commissione consiliare salute e politiche sociali, Daniele Cocco (LeU), sentito da Quotidiano Sanità: “È un ottima decisione che già dal mese di aprile era stata proposta dalla Commissione sanità con una modifica alla proposta della Giunta, e finalmente si arriva a vedere il concretizzarsi dell’iniziativa nella speranza che immediatamente le risorse siano disponibili e spendibili”.

“Ben vengano le risorse aggiuntive in favore della misura "Ritornare a casa" e dei piani personalizzati per la disabilità grave della Legge 162/1998 individuate nell'assestamento di bilancio approvato dal Consiglio regionale” – afferma la Segretaria del Consiglio regionale Carla Cuccu (M5S), sentita dal nostro giornale.

“E' essenziale che anche con l'emergenza sanitaria in corso – prosegue la Segretaria - non ci si dimentichi  dei più fragili e delle loro famiglie che necessitano di supporto continuo durante tutto l'anno. Se non si programma il riavvio della nostra società a partire dalle famiglie con le numerose esigenze di cui sono portatrici, siamo destinati ad implodere nell'inciviltà e nel non senso della vita. Non e' pensabile che si possano abbandonare i più bisognosi al proprio avverso destino. Sta alla politica dunque - conclude Cuccu - impegnarsi a realizzare l'uguaglianza sostanziale tra i cittadini come sancito dall'art. 3 della Costituzione rimuovendo gli ostacoli che ne limitano il perseguimento”.

Elisabetta Caredda
3 dicembre 2020
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