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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Scienza e Farmaci

Cambiamento climatico e inquinamento ambientale peggiorano malattie neurologiche

immagine 17 novembre - Clima, inquinamento ambientale e incremento delle patologie neurologiche hanno una relazione di causalità per quanto riguarda incidenza e manifestazioni. L’evidenza emerge da una review condotta dalla Cleveland Clinic in Ohio, che ha preso in considerazione studi su cambiamento climatico, inquinanti ambientali, eventi atmosferici estremi e malattie neurologiche pubblicati tra il 1990 e 2022.

Le persone che soffrono di patologie neurologiche quali cefalea, demenza, sclerosi multipla e Parkinson possono andare incontro a un peggioramento dei sintomi a causa del cambiamento climatico in atto. E’ quanto emerge da una review degli studi pubblicata da Neurology, secondo la quale, tra l’altro, il cambiamento climatico incide anche sulla prevalenza di ictus.

I ricercatori della Cleveland Clinic in Ohio – guidati da Andrew Dhawan – hanno valutato studi pubblicati su cambiamento climatico, inquinanti ambientali, eventi atmosferici estremi e malattie neurologiche tra il 1990 e il 2022, identificando 364 studi di rilievo in tre categorie: 289 sull’impatto dell’inquinamento, 38 studi su eventi atmosferici estremi e variazioni delle temperature e 37 ricerche su malattie neuro-infettive emergenti. Gli studi presi in considerazione riguardavano solo soggetti adulti e non bambini.

L’analisi delle ricerche ha evidenziato una relazione tra variabilità delle temperature e peggioramento dei sintomi di malattie neurologiche, riscaldamento globale e infezioni trasmesse da zanzare e inquinanti ambientali e tassi e gravità di malattie cerebrovascolari.

Inoltre, la review ha osservato che eventi atmosferici estremi e alterazioni delle temperature sono associati a incidenza di ictus e al livello di gravità della cefalea, ricoveri di pazienti con demenza e peggioramento della sclerosi multipla.

Infine, l’esposizione a inquinanti quali il PM2,5 è associata a incidenza e gravità di ictus, cefalea, rischio di demenza, malattia di Parkinson e peggioramento di sclerosi multipla.

Fonte: Neurology 2022

17 novembre 2022
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