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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Scienza e Farmaci

Antibiotico-resistenza. Fofi: “Urgente intervenire per promuovere comportamenti responsabili. Nel 2050 sarà la prima causa morte”

immagine 18 novembre - “Se non si mettono in pratica comportamenti individuali responsabili e in assenza di politiche e interventi mirati, nel 2050 i cosiddetti batteri super-resistenti saranno la principale causa di morte al mondo, prima di infarto e ictus - ha detto il presidente Mandelli -. L’antibiotico-resistenza preoccupa in particolar modo l’Italia che continua ad essere ‘maglia nera’ in Europa”.
“Gli antibiotici sono una delle conquiste fondamentali della ricerca medica che rischiamo di compromettere a causa di un uso eccessivo, e in molti casi improprio, di questi farmaci. Utilizzarli correttamente è una responsabilità di tutti per evitare di ritrovarci in futuro senza strumenti efficaci per combattere le infezioni, ai danni soprattutto di chi è più fragile”. Lo dichiara Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), in occasione della Giornata europea e della Settimana mondiale di sensibilizzazione sugli antibiotici.

“Se non si mettono in pratica comportamenti individuali responsabili e in assenza di politiche e interventi mirati, nel 2050 i cosiddetti batteri super-resistenti saranno la principale causa di morte al mondo, prima di infarto e ictus - continua Mandelli -. L’antibiotico-resistenza preoccupa in particolar modo l’Italia che continua ad essere ‘maglia nera’ in Europa con circa 11mila morti nel 2020, secondo gli ultimi dati ECDC. Per arginare questa ‘pandemia silenziosa’ è quanto mai urgente intensificare gli sforzi delle istituzioni sanitarie e dei professionisti della salute su diversi fronti: promuovere un uso razionale degli antibiotici, dentro e fuori dagli ospedali, supportare la ricerca di nuove molecole e aumentare la consapevolezza della popolazione sul pericolo legato alla comparsa di batteri resistenti. La disinformazione è tra le principali cause di utilizzo inappropriato di antibiotici che si registra, ad esempio, per curare l’influenza o il raffreddore durante il periodo invernale”.

“I farmacisti sono consapevoli dell’importante contributo che possono dare per migliorare l’informazione ai cittadini e sensibilizzare rispetto all’adozione di buone pratiche di prevenzione per ridurre il rischio di infezioni. Facciamo appello alla sensibilità delle istituzioni e di tutti i professionisti della salute impegnati sul territorio per dare vita, insieme, a una grande campagna di informazione rivolta all’opinione pubblica per educare all’uso consapevole degli antibiotici”, conclude il presidente FOFI.
18 novembre 2022
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