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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Scienza e Farmaci

Vaccino Covid. Ema: “Ad ottobre il parere sulla possibilità di terza dose di Pfizer per tutti gli over 16”

immagine 23 settembre - La stessa agenzia sottolinea però, al contempo, come  "gli studi su persone immunocompromesse mostrano che una dose aggiuntiva di vaccini mRna può aumentare il livello di protezione". Quanto agli under 12, "ad oggi non è ancora pervenuta nessuna richiesta di estensione". L'Ema prevede che Pfizer presenterà i dati sui bambini di età compresa tra 5 e 11 anni all'inizio di ottobre e che i dati di Moderna saranno ricevuti all'inizio di novembre.
L'Ema sta valutando una domanda per l'uso di una dose di richiamo del vaccino contro il Covid di Pfizer da somministrare almeno 6 mesi dopo la seconda dose nelle persone di età superiore a 16 anni. Il parere è previsto per l'inizio di ottobre. Tuttavia, l'agenzia sottolinea come attualmente tutti i vaccini approvati forniscano una "forte protezione contro il ricovero in ospedale e la morte" per Covid . La priorità rimane dunque quella di assicurarsi che il maggior numero possibile di persone sia completamente vaccinato.
 
Sappiamo però che in molti paesi, come la stessa Italia, si è già avviata la somministrazione delle terze dosi per i più fragili. E la stessa Ema ha infatti oggi sottolineato come gli studi su persone immunocompromesse "mostrano che una dose aggiuntiva di vaccini mRna può aumentare il livello di protezione. I dati sia per Comirnaty (Pfizer) che per Spikevax (Moderna) sono attualmente in fase di revisione".
 
Quanto ai più piccoli, "ad oggi non è ancora pervenuta nessuna richiesta di estensione". L'Ema prevede che Pfizer presenterà i dati sui bambini di età compresa tra 5 e 11 anni all'inizio di ottobre e che i dati di Moderna saranno ricevuti all'inizio di novembre.
 
Ma non ci sono solo i vaccini. L'ente regolatorio europeo ha ricordato che resta alta l'attenzione anche sulla necessità di cure, sono infatti in valutazione 4 nuovi anticorpi monoclonali antivirali e 3 agenti immunomodulatori. Inoltre, "esiste una pipeline attiva di trattamenti, comprese antivirali che potrebbero essere utilizzati dalle persone a casa", conclude l'Ema.
23 settembre 2021
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